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Pro Piacenza-Parma 2-1 | Crociati fuori dalla Coppa Italia

Sfuma il primo obiettivo stagionale. Pesenti al 26' porta in vantaggio i suoi, mentre Calaiò dopo 2' riacciuffa il risultato su rigore. Piana in extremis regala la qualificazione ai suoi

La Coppa Italia è indigesta al Parma. Come l’anno scorso, il colpo che non ti aspetti è servito nei minuti finali. Al 47’ del secondo tempo, Piana con un colpo di testa cancella dal tabellone i crociati che pure hanno condotto fino a un certo punto. Passati in svantaggio grazie al gol di Pesenti, al 26’, i ragazzi di Gigi reagiscono e acciuffano il pari con Emanuele Calaiò che prima si guadagna il rigore, poi lo trasforma. Qualche occasione sciupata, poi quel colpo di testa di Piana che costa caro al Parma.

LA PARTITA - Al Parma di Coppa bastava un pari per centrare la qualificazione e accedere al prossimo turno. Nonostante due risultati su tre, Apolloni schiera quelli che secondo lui sono i migliori, nella consueta veste tattica. Il collaudatissimo 3-5-2 deve fare a meno del nuovo acquisto, Michele Canini e di Francesco Corapi, lasciato in panchina anche perché in settimana ha saltato una seduta per un piccolo acciacco. Niente di serio, perché nel secondo tempo entrerà per cercare di tenere il pallone e farlo girare. Ci sono Calaiò ed Evacuo, insieme per la prima volta in un’uscita ufficiale. C’è Miglietta con Scavone e Baraye, uno dei più positivi del Parma, e c’è pure Giorgino ‘arretrato’ nella zona difensiva assieme a Lucarelli e Coly. Il Pro Piacenza si presenta con Gomis, Rossini e Marra e con un atteggiamento propositivo sin dall’inizio. Un inizio targato Parma però che, dopo 21’’, con Calaiò al volo prova a girare in porta di prima intenzione. Fuori. La partita è tattica, il Pro non si sbilancia e controlla e a volte mette anche il naso fuori e bussa da Zommers. Prima con un tiro di Cavalli dai 30 metri, poi con Pesenti che raccoglie un calcio di punizione dalla trequarti, sfrutta la dormita difensiva del Parma e insacca sul palo lontano. 1-0 che dura 1’ perché Calaiò non perdona. Nemmeno il tempo di rimettersi a posto che l’arciere viene atterrato in area da Piana. Per l’arbitro non può che essere rigore. Dal dischetto va lo stesso attaccate che spiazza il portiere portando il punteggio in parità. Il Parma prova a tessere, il Pro a graffiare in silenzio. E, quando al 34’ il secondo gol di Pesenti viene annullato per fuori gioco, Apolloni tira un sospiro di sollievo. Il giocatore piacentino era in fuorigioco quando ha colpito il pallone di testa. Due minuti più tardi a dare preoccupazione al tecnico crociato è Calaiò costretto ad uscire per un problema fisico. Una fitta alla coscia sinistra lo ha costretto a lasciare il campo, al suo posto entra Nocciolini. Baraye gioca bene, galleggia tra le linee e offre palloni interessanti ai compagni, che non sempre sfruttano appieno i doni del senegalese. Evacuo prova il pallonetto su invito di Yves, con il pallone che non entra in porta per deviazione del portiere. La squadra di Apolloni fatica a trovare trame offensive, cuce ma non riesce a pungere. Entra anche Guazzo, l’ultimo eroe di Coppa, ma non basta. Nemmeno la verve di Baraye e la sua inventiva riescono a garantire tranquillità alla squadra crociata che, sul più bello, quando assaporava la qualificazione, viene punita da Piana, che ci mette la testa su una punizione. Ancora un calcio piazzato costa caro al Parma che viene eliminato dalla Coppa Italia.

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