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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Inglese c'è, dopo Bergamo l'assalto a Kurtic

Se dovesse saltare la trattativa per il centrocampista sloveno, il Parma proverà a rimettersi in corsa per Krunic

Con il mercato che ha appena aperto i battenti, in casa Parma si dà la precedenza all’Atalanta. Preparare la sfida di Bergamo con qualche distrazione di troppo – vedi la vicenda Kulusevski – non aiuta certo Roberto D’Aversa che ha strappato il giocatore fino a giugno, grazie anche alla forza della società che ha saputo resistere al pressing bianconero e al lavoro svolto da Daniele Faggiano che si è impegnato nel far rispettare i patti stretti con l’Atalanta al tempo della formalizzazione del prestito secco. In attesa di un possibile incentivo che dovrebbe essere riconosciuto al Parma come premio per la valorizzazione del talento svedese, il club crociato studia qualche possibile contromossa per evitare di farsi trovare impreparato quando si dovranno fare le cose sul serio.

Dopo la partita con l’Atalanta è previsto l’affondo decisivo per strappare Jasmin Kurtic alla Spal, considerando il fatto che Davide Vagnati, direttore sportivo della del club di Ferrara, è tornato più o meno 48 ore fa dalle sue vacanze a New York. Si presume che qualche contatto con Faggiano il dirigente spallino lo abbia avuto anche oltreoceano e si presume anche che Vagnati abbia preso tempo per capire davvero come stanno le cose a casa sua. Il contatto con il giocatore c’è stato, Kurtic – attraverso il suo entourage - avrebbe anche dato l’assenso per un trasferimento al Parma, ma resta da trovare l’intesa con la Spal, che vorrebbe evitare di lasciar partire il suo centrocampista. Lo sloveno ha avuto qualche problema con l’ambiente, ha subito qualche fischio di troppo e i mugugni lo avrebbero intristito, per usare un eufemismo, e potrebbe anche cambiare aria. Parma potrebbe offrirgli un’opportunità di riscatto, un rilancio per mettersi in mostra in una squadra che vuole crescere, affidandogli il centrocampo. D’Aversa avrebbe indicato lui come giocatore utile a rinforzare una rosa arrivata troppe volte a raschiare il fondo del barile. Malgrado questo, il Parma non è caduto, qualche inciampo che fa parte del percorso, ma poche cadute fragorose.

L’anno nuovo offre subito la possibilità di capire a che punto è il percorso di crescita di una squadra che probabilmente dovrà fare a meno di Cornelius (alle prese con una lesione di II grado al muscolo semimembranoso che si è procurato a Napoli) il cui recupero sta procedendo bene, di Karamoh e di Gervinho, rientrato dalla Costa d’Avorio dopo un permesso speciale concessogli dalla società. L’esterno non dovrebbe farcela per Bergamo, il suo stato di salute deve essere valutato dallo staff medico del Parma che spera almeno di restituire a D’Aversa Roberto Inglese, seppure a mezzo servizio. Probabile che uno scampolo l’attaccante possa farlo, ancora è presto per sapere se rischiarlo da subito oppure giocarselo a gara in corsa, ma il fatto che parta con la squadra è quantomeno interpretabile come un buon auspicio. E’ importante averne all’inizio dell’anno. A proposito di ripartenza: alla ripresa del campionato, da quando D’Aversa fa l’allenatore, ha perso solo una volta. Il 20 gennaio 2018, a Cremona: decise il gol di Cavion all’89’. Dal 2015 solo vittorie: la prima in casa contro il Catania, un netto 3-0 diede al tecnico del Lanciano tre punti per lo slancio. L’anno dopo vinse ancora contro il Livorno (1-0, 16 gennaio 2016), e sulla panchina del Parma contro il Santarcangelo (22 gennaio 2017) si impose per 1-0 alla ripresa. Missione riuscita anche nel 2019, quando sbancò Udine per 2-1 grazie ai gol di Inglese e Gervinho. Adesso la missione impossibile è continuare la striscia positiva, poi l'assalto ai vari rinforzi chiesti dal tecnico a Faggiano, che intanto è a lavoro per esaudire le richieste del tecnico. 

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