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Vigilia contro la Juventus, D'Aversa: "Serve la partita perfetta"

Il tecnico alla vigilia della sfida più sentita: "Un onore battersi con i più forti. Conosco Allegri, grandissimo allenatore, persona eccezionale. Proveremo a rendergli difficile la giornata"

Dal nostro inviato 

COLLECCHIO - L'attesa è finita, tra poco più di ventiquattro ore sarà Parma-Juventus: "La squadra sta bene - dice D'Aversa in conferenza stampa - arriva motivata e una partita del genere penso sia una occasione per tutti. Impensabile due anni fa, se guardiamo da dove siamo partiti. Dobbiamo viverla come un evento di sport, cercando di portare a casa il risultato a prescindere dal valore della squadra che abbiamo di fronte. Loro sono un organico eccezionale, allenato da un grande allenatore. Ho visto qualche allenamento a Vinovo, Allegri mi ha dato la sensazione di essere una persona eccezionale, che non vuole nascondere nulla. Un allenatore che ha dimostrato di essere uno dei migliori al mondo soprattutto per i risultati che ha raggiunto. Non è partito con la convinzione di tutto l’ambiente, ma ha dato seguito alle vittorie di Conte, anche a livello europeo. E non era semplice. È un allenatore che sa gestire con serenità e tranquillità anche le difficoltà. Lo dimostra il fatto che abbia vinto tutto anche dopo battute d’arresto importanti. L'anno scorso ha perso lo scontro diretto con il Napoli, poi si è ritrovato e penso che lo scudetto sia merito suo almeno al 50%. Cristiano Ronaldo? Fa parlare di se sempre, a prescindere dal club in cui gioca. È successo con il Real e con la Juventus. E' un campione, ha vinto tutto quello che c'era da vincere. Ma non è l’unico, hanno qualità ovunque. Bernardeschi, Pianjc, Khedira, Douglas Costa. 

Nel palleggio hanno la caratteristica migliore. Bisogna rimanere stretti e compatti, senza aprire gli spazi, Douglas costa e Bernardeschi sanno fare male partendo esterni. È una gara difficile ma di impossibile non c’è nulla. Ci vuole la partita perfetta, da parte nostra non bisogna sbagliare nulla. Loro hanno alternato due sistemi di gioco, hanno giocatori bravi a muoversi tra le linee. Si accentrano e guadagnano molto con gli esterni creando superiorità. Infortunati? Bisogna analizzare la situazione di Grassi, ha finito con un dolore al polpaccio la partita con la Spal. Quando si cambiano quindici giocatori, ci vuole tempo per l’amalgama. Spesso leggo che è colpa del sistema di gioco: i sistemi di gioco non influiscano sul risultato finale. Si sta facendo un lavoro da questa estate e bisogna dare continuità ai concetti. Ci siamo passati, il sistema di gioco lo fanno i giocatori che vanno in campo. Con il 4-3-3 abbiamo vinto due campionati. La spinta del pubblico? Conta molto, affrontare la squadra più forte di Italia e una delle più forti d’Europa ci deve dare una motivazione in più. Non bisogna dare nessun vantaggio, loro hanno un potenziale enorme che può mettere in difficoltà chiunque. Penso che in queste gare conti l’orgoglio di misurarsi con le squadre forti. Noi non abbiamo nulla da perdere, dobbiamo fare il possibile affinché si faccia risultato. A parte il fatto che abbiamo avuto un giorno in meno per allenare mi interessava l’aspetto mentale della squadra. Avremmo potuto benissimo avere quattro punti, la Serie A non ti permette nessun tipo di errore, con la Spal non abbiamo tirato in porta, ma se avessimo fatto gol su qualche palla sporca avremmo potuto avere sicuramente qualche punto in più".

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