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Parma 1913 | Capitan Lucarelli non fa drammi: "Prendiamoci tutto, campionato e Coppa"

Dopo il passo falso con il Mezzolara, è già tempo di verdetti: mercoledì alle ore 15 allo stadio Tardini con la Ribelle vietato fallire: "Vogliamo la Coppa"

Dopo lo stop contro il Mezzolara, il Parma torna in campo. C'è la Ribelle che vale il passaggio del turno in Coppa Italia, vietato sbagliare. È una tappa già decisiva e il capitano cerca a suo modo di caricare l'ambiente senza fare nessun dramma: "Non ci siamo mai illusi che il campionato fosse già vinto, magari i tifosi si sono illusi per le nostre prestazioni ma abbiamo sempre saputo che avremmo fatto fatica. Troveremo difficoltà perché siamo una squadra abituata a giocare, dobbiamo imparare a soffrire e cercare di trovare le contromisure giuste per affrontare queste squadre che fanno pressing e non ci lasciano giocare. Nel secondo tempo siamo andati in campo meglio, eravamo più pronti a giocare sulle seconde palle. Abbiamo avuto forse troppa fretta per vincere la partita, e abbiamo peccato di lucidità. Non dobbiamo intestardirci nel cercare di fare gol nella prima mezz'ora,  dobbiamo essere più pazienti e pronti a cambiare pelle man mano che ci troviamo ad affrontare le situazioni. Contro il Mezzolara abbiamo cercato di trovare le soluzioni migliori ma non ci siamo riusciti".

Ora la Ribelle, Coppa Italia, scontro decisivo. Turnover in vista? "La formazione la dobbiamo fare noi durante la settimana,  il mister fa le scelte in base al lavoro nostro, chi ha giocato fino ad ora ha meritato". Anche per Lucarelli l'ambientamento non è stato facile. Una nuova categoria, che non spaventa affatto il capitano: "In D ci sono delle dinamiche diverse, non vedremo Lucarelli uscire palla al piede, gli attaccanti corrono tutti, c'è da stare sempre sul pezzo perche non mollano un attimo. Anche io sono aiutato dai compagni, spesso. Stiamo lavorando bene, abbiamo miglior difesa e miglior attacco, siamo primi, prendiamo il punto con serenità".

C'è un occhio di riguardo per Lucarelli? "Non voglio fare il fenomeno, sono umile anche se ho giocato per tanti anni in A. Ad esempio il tecnico dell'Arzignano mi ha chiesto di fare la foto, mi ha fatto un enorme piacere. Io non mi posso permettere di fare il fenomeno (ride ndc) quindi affronto la categoria al meglio. La serie A mi manca poco, è un campionato mediocre meglio la B dove ci sono piazze importanti. Noi però siamo in D e non dobbiamo dimenticarcelo. Dobbiamo vincere il campionato". Intanto l'intesa con i compagni cresce: "Mi ha impressionato Cacioli è un animale, mi ricorda Paci - spiega il capitano -vedi lui e ti viene voglia di correre. È un ottimo colpo e non molla mai. Un vincente. Mi piace anche Rodriguez, uno che farà strada". Archiviato il mezzo passo falso, ora sotto con la Coppa Italia "che deve essere un obiettivo. Dobbiamo cercare di prendere tutto quest'anno. Alla correggese pensiamo da giovedì,  ha cambiato tecnico e domenica avrà una motivazione in più. Ma dobbiamo pensare solo a noi".


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