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Posticipato l'Europeo, così si salvano (si spera) campionato e coppe

La decisione dell'Uefa dovrebbe essere ufficializzata nel pomeriggio

Era nell'aria e di alternative non ce n'erano moltissime. Fose è la soluzione più semplice, quella di spostare l'Europeo di un anno, a giugno 2021 per salvare campionatti e (forse) coppe che a questo punto andrebbero concluse entro l'estate. Si attende - attraverso un voto - l'ufficialità della Uefa, l'organo supremo del calcio mondiale, ma per ora quello che trapela anche attraverso un Tweet della Federcalcio norvegese è che la kermesse sia stata posticipata di 12 mesi.

Coronavirus permettendo, perché nessuno può dare in questo momento garanzie sul futuro. Non si sa se e quando si potrà tornare a parlare di calcio giocato. Forse a maggio, compatibilmente al miglioramento della situazione medico-sanitaria. A oggi non ci sono certezze. Ma Uefa, Federazioni, Leghe, club e calciatori sono d'accordo per proseguire le competizioni per club e posticipare l'Europeo recuperandolo con minori perdite, che comunque ci saranno. Per questo servono due commissioni: una si si occuperà delle conseguenze finanziarie e l'altra di organizzare più ipotesi di calendario.

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