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Stadio, Caselli: "E' ora di rimuovere le barriere tra spalti e campo"

Il consigliere comunale del Pd, depositerà un'interpellanza all'Amministrazione perchè anche allo stadio Tardini siano rimosse le barriere tra spalti e campo di gioco, come già successo in altri stadi

"Nei giorni scorsi - afferma il giovane consigliere comunale e appassionato di calcio Matteo Caselli - una nota trasmissione televisiva sportiva locale ha lanciato l’appello perché anche lo stadio Tardini, nel corso della stagione calcistica di Serie A appena cominciata, tolga le barriere e le recinzioni che allontanano il terreno di gioco dagli spalti dello stadio. Tali barriere sono già state tolte in altre strutture calcistiche del paese, ad esempio presso lo stadio “Dino Manuzzi” di Cesena, previa una decisione della competente “Commissione Provinciale di Vigilanza sui Pubblici Spettacoli della Prefettura di Forlì”, in accordo con la locale società calcistica.

Lo stesso Ministro degli Interni Roberto Maroni ha spesso sostenuto che “In futuro gli stadi dovranno sempre più essere strutture ´open´, cioè senza barriere o recinzioni. Se proseguirà l´opera di sensibilizzazione delle tifoserie  giungeremo a togliere le gabbie entro la fine del prossimo campionato e di levare reti e recinzioni nel prossimo futuro".

Per queste ragioni - conclude il consigliere comunale del Pd - chiedo con questa Interpellanza al Sindaco e all’Amministrazione comunale se si sia già provveduto a promuovere, di concerto con la locale società calcistica FC Parma, nei confronti della Commissione Provinciale di Vigilanza sui Pubblici Spettacoli della Prefettura di Parma un’azione simile a quella già svolta in altre città e finalizzata a togliere dallo stadio Tardini le recinzioni tra spalti e campo. In caso di risposta negativa, chiediamo se questo obiettivo potrà essere perseguito nel futuro e con quale tempistica."

LA RISPOSTA DELL'ASSESSORE ALLO SPORT
“Ringrazio il consigliere Matteo Caselli per aver posto una questione importante e sentita per tutti i tifosi della nostra città, un Tardini cioè senza barriere tra spalti e campo. Una questione che se risolta sono convinto avvicini la gente alla squadra della loro città, aumentando anche il numero e il coinvolgimento degli spettatori. Non abbiamo alcuna difficoltà ad allargare quello che è un dialogo a tre, e che coinvolge Comune, Prefettura e Parma Fc, ad altri soggetti in modo da farlo diventare un vero e proprio tavolo di lavoro”.

E’ la risposta dell’assessore allo Sport Carlo Alberto Cova all’interpellanza di Matteo Caselli su un Tardini senza barriere e divisioni fra tribuna e campo. “Ripeto la discussione è partita, ma il suggerimento di coinvolgere altri attori, ai quali aggiungo io la Commissione Sport del Comune di Parma, va sicuramente colta per fare del Tardini uno stadio veramente aperto. Una ipotesi ancora più possibile grazie alla civiltà che il pubblico di Parma ha sempre dimostrato in questi anni”.

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