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Sulle spalle di Juraj: la forza del tank, un uomo per tutti i ruoli

Nell'emergenza totale, Kucka potrebbe fare l'attaccante

In questo momento rappresenta la certezza più granitica alla quale si attacca Roberto D’Aversa. Juraj Kucka è il suo generale in campo. L’emergenza continua ha ridotto la sua truppa all’osso e Bob per il derby di Bologna guarda alla panchina – quel poco che è rimasto della panchina – senza neanche troppe pretese. Nella linea avanzata il tecnico è rimasto praticamente senza alternative: senza Inglese (che sta rispondendo bene dopo il colpo che gli ha messo fuori uso la caviglia), Cornelius e Gervinho, con Karamoh che ne avrà ancora per un po’, le stive di D’Aversa sono vuote e la sua nave rischia di imbarcare dato che il viaggio è lungo, il mare pieno di insidie e gli uomini scarseggiano. Un problema quasi comune in Serie A, basti ascoltare le lamentele del suo collega Conte all’Inter, oppure allo stesso Bologna, o ancora potrebbe aiutatare lo storico della Roma, con Fonseca costretto a tratti a inventarsi la formazione e i ruoli per i suoi giocatori.

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Un po’come fa D’Aversa in quasi tutte le stagioni. Ormai quella di arrangiarsi per il tecnico crociato è diventata quasi un’arte, oltre che una virtù. Un’arte messa da parte a causa delle peripezie vissute negli anni, costretto dai vari infortuni a fare miracoli e a centrare l’obiettivo con le  foze a disposizione.  E la situazione pare non essere cambiata: in vista del derby, la notizia più bella per ora potrebbe essere rappresentata dal ritorno di Alberto Grassi nella lista dei convocati. L’unica certezza infatti si chiama Juraj Kucka, giocatore che si è rivelato essere una sicurezza. Albert Einstein – uno che con il pallone c’entrava poco – diceva sempre: ‘Nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità’. E potrebbe essere una di quelle situazioni elencate dal più grande fisico di tutti i tempi a far scattare nel carro armato slovacco un innesco che accenda anche la fantasia di Bob. Pronto a ogni evenienza, purché si arrivi a 11 giocatori da poter schierare. Kuco però gli dà garanzie, un leader carismatico arrivato a gennaio. Un capolavoro del diesse Faggiano che è andato a prenderlo in Turchia in gran segreto, ha tessuto una trattativa lunga mesi, ha fiutato il colpo e ha azzannato la preda regalando al suo tecnico muscoli e chili, oltre che forza e fosforo, quello grazie al quale Juraj si sdoppia e – addirittura – arriva a ricoprire più ruoli.

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Serviva un uomo di lotta e di governo in mezzo al campo, la società, convinta da Faggiano, ha messo a disposizione un bel gruzzolo per arrivare allo slovacco confinato al Trabzonspor e con la voglia di riprendersi la scena in un campionato che – forse – lo aveva scaricato in fretta. Dopo quasi un anno si può dire che, assieme a Gervinho, per peso specifico  e punti portati, Kucka è il più grande acquisto del Parma. Per questo D’Aversa non ne farebbe mai a meno, figurarsi nell’emergenza totale. Con la coperta corta è l’unico a poter mettere a disposizione un pizzico di duttilità e garantire carisma in ogni parte del campo. Il tecnico per il derby sta pensando di dirottarlo davanti, nei tre (si fa per dire) d’attacco. Il terzo dovrebbe essere lui: o largo a destra come ha spesso fatto a gara in corsa, oppure come 'galleggiante' sulla trequarti, una sorta di falso nueve che apre gli spazi per Kulusevski e Sprocati, due mancini (gli unici due) che possono andare a giocare dentro al campo. E sperare che nei duelli aerei, dove Juraj si conferma tra i leader europei dietro a Sanmartin, Andersson, Van dijk e Tavares, con una media di 5,5 duelli vinti a partita, faccia da perno e indirizzi qualche inserimento dei suoi compagni. Che si fidano di lui e si sentono sicuri al fianco del tank.

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