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A Torino con Scozzarella e Gervinho: D'Aversa vuole chiudere i conti

Partita fondamentale per la corsa salvezza

"Come dicevo oggi ai ragazzi, la difficoltà magari è quella di rimanere concentrati nell’arco dei 90 minuti, sapendo che si gioca senza pubblico, dopo un periodo di inattività e dopo un periodo in cui siamo stati rinchiusi in casa". Roberto D'Aversa è tornato a parlare alla vigilia di una partita di campionato: non succedeva dal 7 marzo, giorno antecedente alla chiusura momentanea del mondo calcio, riaperto tra mille difficoltà 104 giorni dopo. Un tempo infinito, sospeso, dentro al quale il calcio ha rischiato seriamente di perdersi senza ritrovarsi, all'ombra di un'emergenza sanitaria che ha mietuto vittime in ogni parte del mondo, martoriando anche l'Italia. Qualcosa pare stia cambiando nei numeri, un calo controllato di casi, almeno quelli più gravi. Le aperture graduali, il ritorno passo dopo passo al possesso della vita, le libertà che aumentano di pari passo e i comparti del Paese che aprono i battenti. Il calcio fa parte di questi comparti, spesso messo in discussione, nei giorni più bui si è compattato quasi in tutte le sue parti fino a tracciare la via. 

Il ritorno in campo si avvicina: quello che tre mesi fa sembrava utopia, nel bel mezzo dell’emergenza sanitaria che sovrastava il mondo, adesso si materializza e si fa strada tra una selva di incertezza. Il Parma sta lavorando da tre settimane per farsi trovare pronto all’appuntamento, il campo aspetta e la squadra di D’Aversa sarà la prima a scendere in campo. Contro il Torino, un avversario che ha fame e l’obbligo di tirarsi fuori da una brutta situazione. Cairo, patron dei granata, ha provato fino alla fine a ostacolare la ripresa del campionato, ma ha vinto l’altro fronte e questo alla lunga può significare che il calcio italiano è pronto per entrare nel tempo delle riforme.

Per la prima apparizione post-Covid, D’Aversa ha quasi recuperato tutti gli interpreti migliori. Uno per reparto: Sepe, Iacoponi, Hernani e Gervinho. Il portiere, fermo dal 26 gennaio, gara vinta con l’Udinese in casa, ha smaltito l’infortunio agli adduttori: scongiurata l’operazione – complice il lockdown che ha dilatato i tempi permettendo il pieno recupero – è di nuovo a disposizione di D’Aversa per queste tredici partite.

Iacoponi, che non ne salta una da due stagioni, ha superato gli acciacchi ed è pronto per difendere il fortino. La quinta miglior difesa del campionato è blindata con lui e Bruno Alves al centro. Darmian, che torna da ex a Torino, e Gagliolo la completano. A centrocampo D’Aversa ritrova due pedine fondamentali. Scozzarella ed Hernani, non al meglio il brasiliano nell’ultimo periodo, si giocheranno un posto nella formazione anti-Toro. Favorito il primo sul secondo, ma con un periodo così compresso e gonfio di impegni tutti lo spazio ci sarà per tutti. Le mezzali saranno Kucka e Kurtic in un centrocampo con muscoli e tecnica. 

E davanti? Gervinho sta bene, dopo un inizio di settimana trascorso a lavorare a parte, ha ripreso a pieno regime a lavorare con la squadra. E sabato, salvo imprevisti, ci sarà nella speranza di ripetere la splendida partita dell’anno scorso, quando con Inglese, ribaltò il pronostico e consegnò ai suoi la consapevolezza di giocare per un traguardo importante. Questa volta ad accompagnare l'ivoriano ci saranno Cornelius e Kulusevski. 

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