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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Verona-Parma 3-2 LE PAGELLE | Caprari un fantasma, Kulusevski sempre temibile

L'esterno non brilla, sciupa un'altra opportunità e va in apnea. D'Aversa lo sostituisce dopo un'ora

Dal nostro inviato
VERONA - Ecco le pagelle di Verona-Parma 3-2

Sepe 6 – Spiazzato da Di Carmine su calcio di rigore, fino al 41’ aveva avuto poco lavoro da fare. La traversa di Rrhamani lo ha svegliato, poi ha subito due gol sui quali poteva poco e un altro ne ha svento risultando decisivo su Verre.

Laurini 6 – Alla terza da titolare, dopo Genova e Inter, trova una maglia dal 1’ anche a Verona. Gioca d’anticipo, quasi sempre ha la meglio su Dimarco, è in palla,ha fiducia e si vede quando si prende la responsabilità di saltare il centrocampo e andare lungo da Cornelius. Si fa beffare da Zaccagni.

77’ Darmian 5,5 – Zaccagni ha un altro passo, lui è fresco ma sembra stanco in confronto al numero 20 del Verona.

Iacoponi 6 – Al rientro dopo la squalifica, ha un cliente difficile da marcare. Borini è uno agile che si muove tra le linee, gioca di sponda e va nello stretto. Non lo soffre particolarmente, ma va in affanno con tutta la retroguardia quando dvee fronteggiare l’attacco dei veneti.

Bruno Alves 6,5 – Il contatto con Di Carmine, quello che Valeri ha giudicato da rigore, ci pare legale. Non ha rischiato tantissimo fino a quel momento, perché la mediana crociata ha retto benissimo. E’ il migliore della retroguardia crociata, svetta su tutti e alla fine chiude in attacco.

Gagliolo 7 – Diagonali profonde, marcature attente e poi il gol. Il tap-in vale il 2-2 momentaneo. Ha supportato e difeso, attaccato e spinto.

Hernani 5 – Va lento, più sostanza che qualità, fino a quando ne ha. Riesce a tenere ma non ha il peso che può avere Kucka. Che fa rimpiangere.

86’ Siligardi sv.

Brugman 5,5 – Regia statica, si distingue più quando deve distruggere rispetto a quando deve costruire. Ma se vola basso è anche perché i compagni non lo coinvolgono. Superando sistematicamente il centrocampo con il lancio lungo.

Barillà 5 – Gioca con un cartellino giallo sulla groppa che lo frena. Non è lo stesso di sempre, va in difficoltà nel giro palla veneto e non si inserisce per fare male. Rincorre spesso a vuoto.

46’ Kurtic 5 – Non fa molto di più rispetto a Nino, pur essendo più fresco ed essendo dotato di una maggiore tecnica.

Kulusevski 7 – Corre più di tutti, ha forza nelle gambe anche alla fine e sembra l’unico del Parma che può cambiare in qualche modo la partita. Entra nei due gol, segnandone uno, il settimo della sua stagione e propiziando quello di Gagliolo. E’ il più giovane calciatore nei top cinque campionati ad avere messo a segno sette gol e ad aver totalizzato sette assist.

Cornelius 5 – Stanco, dura un tempo, poi esce per Gervinho. Gunter lo segue ovunque, non riesce a liberarsene quasi mai, non gli fischiano un fallo esce e il Parma perde il riferimento.

46’ Gervinho 5 – Entra ma non ha la stessa voglia di sprintare di domenica. Ha però qualche spunto che quasi preoccupa la difesa veneta.

Caprari 4,5 – Inesistente. Non è la sua serata, eppure aveva tutto per distinguersi. Non scatta, non dribbla e non tira. Invisibile da esterno e da attaccante centrale. 

61’ Karamoh 5,5 – Ha il terzo gol sulla groppa. Eppure entra bene in partita, pronti via accelera e confeziona subito una, due occasioni poi non sfruttate. Certo, correre all’indietro non è per lui, ma poteva fare meglio gestendo diversamente il rimpallo.

D’Aversa 5,5 – Le energie sono quelle che sono e vanno gestite, lui ci prova fin da subito. Conferma Cornelius, regala un turno di riposo a Gervinho che entra già stanco nel secondo tempo. Passa in vantaggio ma la squadra, ancora una volta, non tiene e psicologicamente va in affanno quando gli fischiano contro il quinto rigore in altrettante partite. Questo è quello meno evidente. Da qui in poi comincia il calvario del Parma.

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