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Parma, parla Morrone: "A Cagliari con l'obiettivo di fare il massimo"

"Una stagione difficile - dice il capitano gialloblu - ma siamo riusciti ad uscirne, grazie al mister che ci ha dato una grande mano, e grazie al gruppo a cui faccio i complimenti da capitano"

Non ne vuole sentir parlare di remi in barca Morrone, non lui, non il capitano di un gruppo che egli stesso elogia per essersi tirato fuori, grazie a Colomba, da una situazione difficile.

NUOVO CAMPIONATO - Per questo i crociati vogliono arrivare all'utimo giro, con la voglia di riscattare la falsa partenza e tentare quello che, un mesetto fa, sembrava impossibile, un undicesimo posto di quelli che ripagano. "Le motivazioni di domenica erano quadruple - spiega Mororne - volevamo battere la Juventus per noi per la gente e un po' per tutto. Il Cagliari è una squadra importante e vogliamo batterla perchè vogliamo continuare il nostro campionato, iniziato sette-otto giornate fa, vogliamo finirlo bene. Siamo arrivati alla salvezza e vogliamo proseguire su questa strada". Si fanno i bilanci a missione compiuta e, il capitano, riconosce che è stata "un' annata tribolata, può succedere se sei una squadra di provincia. Il gruppo ha dimostrato di essere in grado di affrontare situazioni difficili. Quando sei in queste situazioni che non programmi è brutto, ma noi abbiamo avuto gli attributi e faccio un applauso a tutti i miei compagni. Colomba ci ha dato una grandiussima mano. Ogni tanto mi chiedevo "cosa ti succede"?, perchè non rendevo. Quando corri dietro tutti e lo fai per una carriera, certe domande ti vengono spontanee. Poi il cambio e la nuiova merntalità. Ora siamo consapevoli di essere compatti, uniti, ognuno di noi sa cosa fare e sappiamo anche di poter giocare contro chiunque, poi puoi pure perdere, ma te la giochi".

SOLIDARIETA' - Qualcuno ricorda a Morrone delle numerose iniziative benefiche a cui quest'anno il Parma ha partecipato. "La solidarietà? Ci sarà qualcos'altro, ci eravamo ripromessi che a salvezza raggiunta avremmo fatto qualcosa, ma ci abbiamo messo un po' di tempo a raggiungere il nostro obiettivo, ci sarà occasione di festeggiare come lo scorso anno, durante la partita per Giorgia".

CALO CAGLIARI, GALOPPATA PARMA - Gli si chiede cosa sia successo al Cagliari, che ha raggiunto la salvezza prima dei crociati e che ora si trova appena sopra di un punto. "Quando magari si raggiunge un obiettivo troppo presto, se ti devi salare, capita che ti rilassi. L'anno scorso noi ci siamo salvati con due mesi di anticipo ma non è successo. L'obbiettivo della squadra è quello di arrivare a fare più punti possibili. La nostra cavalcata è stata molto sofferta ma ha pagato, è stata entusiasmante. Arrivare ad occupare l'11 posizione farebbe piacere". Di questi tempi si registrano situazioni particolari. Si cmincia a lavorare in ottica mercato, ma Morrone si chiama fuori. "Ho un altro anno di contratto e voglio contrinuare la mia avventura. A campionato finito si riparlerà di questa cosa". Chiusura dedicata ai tifosi, "ci sono stati sempre vicino, la contestazione è venuta perchè non si vinceva e si soffriva, i fischi sono venuti per amore. Ci sono state le difficoltà certo, ma va apprezzato il cuore e l'attaccamento dei calciatori alla maglia. Ho avuto paura di retrocedere durante la partita con il Bari, avevamo vivacchiato fino a quel punto. Dopo ho rivisto una gara contro il Napoli di quattro anni fa. La svolta? contro l'inter nell'intervallo, ho notato una squadra nuova, testa nuova, adrenalina pazzesca negli spogliatoi e ho capito che potevamo farcela".

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