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Parma, parla Amauri: "Finalmente sto bene e ho voglia di giocare"

"Abbiamo dimostrato che possiamo mettere in difficoltà ogni squadra. Per quanto mi riguarda posso dire che sto meglio, ho bisogno di trovare continuità"

Al 22' del secondo tempo della partita contro la Fiorentina è iniziato il campionato di Amauri. E, probabilmente, quello del Parma. Il brasiliano è l'unica ancora che Donadoni può gettare per attraccare in un porto spinoso come quello di Genova, visto un inizio non brillante di stagione. D'accordo, un mezzo alibi il mister può anche averlo, dato che nelle prime sei giornate il calendario non è stato gentilissimo. Juve, Napoli, Fiorentina e Milan, con in mezzo la felice parentesi del Chievo e il match di Marassi da giocare, contro quel Genoa che è stato capace di fermare la corsa di una lanciatissima Lazio all'Olimpico.  

MI SENTO BENE - Nella partita contro la Firoentina Amauri ha fatto vedere che è ancora un giocatore, ammutolendo per adesso i suoi detrattori che lo vogliono come un ex della professione. Si è mosso bene, ha preso la squadra sulle spalle e l'ha spinta con affanni verso il pari. Ha lottato, le ha prese e le ha date, ha protetto la palla e ha sfiorato il gol. Forse lo ha conservato per il Genoa, prossimo avversario di un Parma che è scampato al processo solo dopo il rigore, un altro, di Valdes. "A Marassi sarà una bella gara, si sfidano due squadre a cui piace giocare - spiega Amauri -. Il Genoa avrà un gran tifo, ma il Parma va per dire la sua".
Con la sua ex squadra Amauri ha potuto testare il suo Parma, dal campo, per il quale si dice soddisfatto:"Abbiamo fatto una bella partita contro una squadra che veniva da risultati importanti e che sta giocando bene. Abbiamo dimostrato che quando giochiamo con la giusta testa possiamo mettere in difficoltà chiunque. Come sto? Ho fatto tutto il ritiro lavorando bene e peccato che proprio alla fine sia arrivato questo problema piccolo ma fastidioso. Anche se non ho giocato, però, in queste tre settimane ho potuto lavorare bene ed era importante tornare in campo e avvertire sensazioni positive. Mi dispiace invece per Palladino: spero rientri presto perché abbiamo bisogno di lui”.

GRUPPO VALIDO, BRAVI I RAGAZZI - Contro la Fiorentina la presenza di Amauri ha consentito al Parma di avanzare il baricentro: “Far salire la squadra fa parte del mio modo di giocare. Lo abbiamo provato tanto in ritiro e l’ho fatto nei 30 minuti in cui sono stato in campo. Ma 30 minuti non mi bastano. Adesso voglio tornare a giocare con continuità e aiutare la squadra. Titolare contro Genoa o Milan? Lo spero, ma dipende da tante cose, anche dalle condizioni del campo e soprattutto dalle scelte del mister. Il Genoa è una squadra a cui piace giocare, proprio come noi. Penso che sarà una bella partita in cui potremo dire la nostra”. Infine, un giudizio sui possibili compagni di reparto: “Su Belfodil ho già detto in ritiro che se diventa più cattivo davanti alla porta potrà far parlare di sè per tanti anni. Pabon sta ancora imparando, ma già sabato ha giocato bene e ha dimostrato che sta iniziando a capire quello che gli chiede l’allenatore. Ma anche gli altri, come Ninis, hanno dimostrato di avere voglia di emergere. Non solo gli attaccanti, comunque: per me Benalouane sabato ha fatto una grande partita, così come Rosi. E’ la dimostrazione che i nuovi si sono già integrati in questo grande gruppo”.

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