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Parma, parla Crespo: "Con Cagliari e Brescia solo incidenti di percorso"

"Dopo la grande vittoria in casa della Juventus c'è stato un contraccolpo pscicologico. L'entusiasmo è stato troppo e ci ha fatto distrarre. Ora abbiamo smaltito e ci proiettiamo su una gara da vincere ad ogni costo

Momenti come questi ce ne sono già stati. Una bandiera come Hernan Crespo ne ha vissute tante, di certo on si spaventa di un periodo un pò così, determinato da episodi. Ci tiene ad abbassare i toni Crespo, tiene a precisare che la situazione non è come la fanno sembrare da fuori. A cominciare dalla sua sostituzione nella gara di domenica contro il Brescia. "Chi è contento di usire dal campo dopo mezz'ora? Nel calcio ci si può aspettare di tutto, anche se non si condivide, bisogna accettare.

Non mi aspettavo l'espulsione - dice Hernan -premetendo che è stata giusta. Non per scaricare la colpa su Paci, anzi, quella situazione è stata creata da tutti, a causa di un mal posizionamento. Fino a quell'episodio avevamo condotto la gara, prendendo le misure al Brescia, cominciando a costruire qualcosa di importante e occupando bene il campo. Si poteva gestire meglio la situazione che ha causato l'espulsione, tutto qua. Poi Bega ha inventato quel gol da cineteca e abbiamo visto un'altra partita".

Il calcio è anche questo e Crespo lo sa. "Nella ripresa se c'era una squadra che doveva segnare era la nostra. Anche in dieci abbiamo cercato di fare gioco. Partirei da qui sabato". Malgrado due sconfitte consecutive, il Crespo-pensiero è positivo, anche se la gara contro il Catania è una di quelle che può valere una stagione, soprattutto dal unto di vista mentale. Con l'arrivo di Simeone sulla panchina degli etnei, si teme lo scossone, il cambio di rotta.

Valdanito conosce bene "El ciolo", sorride quando glielo nomini e ricorda i vecchi tempi. "Diego è un amico, abbiamo condiviso molto insieme, gli anni della Lazio, la Nazionale, ma sabato è sfida. Non ho seguito il Catania ultimamente, ma non penso che lui sia un mago capace di trasformare tutto in due giorni. Rispetto il Catania ma credo nel Parma, in maniera convinta. Vogliamo i tre punti e non importa chi ci sarà davanti.

Dobbiamo tirarci fuori da questa situazione, dopo Torino tutti abbiamo pensato di poter arrivare in Europa, ma eravamo inebriati dall'entusiasmo e dalla gioia per la vittoria. Non ho dormito per alcune notti dopo il 4 a 1. La gioia era troppa e ci ha provocato qualche distrazione in più. Ora siamo equilibrati, è passata l'estasi e siamo pronti per riartire con un unico traguardo, la salvezza. Dal punto di vista mentale ci siamo".

Tornare a fare risultato è dunque una prerogativa in casa gialloblu, tanto che ciò è stato sottolineato anche dal presidente, in visita a Collecchio. "Quello che ci siamo detti con Ghirardi resta tra noi. Torniamo a vincere e fare bene, come abbiamo fatto dopo Napoli. Lì abbiamo conquistato risultati importanti che vogliamo ritrovare. Dopo si pensa ad una settimana complicata ma bella, visto il quarto di finale di Coppa Italia. Ma prima il Catania, dove tornerà la squadra della rimonta".

Crespo lo giura! In ottica mercato, il Parma è alla finestra. In attesa di sviluppi sulla situazione Borini, c'è da tenere lontana la Juve che si è rifatta sotto per Zaccardo, mettendo sul piatto l'altra metà di Palladino e mezzo Giovinco. Ghirardi, intervnuto alla lezione di Prandelli nelle aule ducali per l'evento organizzato dal  Master Sport, ci tiene a chiudere la questione Paloschi, dato sulla via del ritorno.

"Questo caso è inventato. Non esistono contrasti tra noi e il Genoa, e sono soltanto storie inventate da giornalisti  che non sanno che dire. C'erano solo problemi tecnici di tesseramento. Marino? Abbiamo fiducia nel nostro allenatore che confermo, se mai ce ne fosse il bisogno".

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