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Parma, parla Rosi: "Più forti del Siena sulla carta, sarà battaglia"

"In questo campionato non ci sono partite facili. Andremo ad affrontare una squadra tosta con cui lotteremo per 90', ma ci stiamo preparando al meglio assieme al mister. Vogliamo il risultato"

Sarà un ex della partita con il Siena e, probabilmente, chiave tattica per scardinare il fortino bianconero che, probabilmente, Cosmi presenterà abbottonato come al solito. Aleandro Rosi è forse una delle più belle sorprese di questo inizio di campionato. Due già le reti messe a segno dal laterale romano in nove partite, e tanta sostanza, corsa e grinta. Insomma un giocatore completo che Donadoni ha fatto "suo", in un modulo o nell'altro. Che sia difesa a 3, a 4, per lui cambia poco.

SIENA TOSTO - "Conosco entrambi i modi di gioco - spiega Rosi -. Quando fai l'esterno della difesa a quattro hai maggiori obblighi in fase di copertura, nell'altro modulo invece puoi anche permetterti di andare oltre, si può attaccare di più. Io mi trovo bene in entrambi i casi, posso ricoprire sia il ruolo di ala a centrocampo, sia quello di terzino in una difesa a quattro. Mi metto sempre a disposizione del mister, dei compagni". Per vincere. La mentalità di Rosi è questa: "Si scende sempre in campo per battere l’avversario. Poi il risultato può venire o no, ma la determinazione non manca mai. Con il SIena sarà difficilissima, si tratta di una squadra tosta che ha dimostrato il suo valore in più occasioni. Intanto il campionato ha dimostrato che partite facili non ce ne sono. Ci sono squadre forti e meno forti, sulla carta noi ad esempio siamo più forti del Siena, ma il campo parlerà per noi. Nessuno ti regala nulla, noi stiamo preparando la partita al meglio, consapevoli che sarà dura- Come contro Udinese e Inter in questo trittico di partite che ci aspetta. Sarà complicato con tutte le squadre".

IO E... PABON - Rosi è arrivato al Parma in questo calciomercato estivo, si sta affermando e sta conquistando la fiducia di mister e compagni a suon di corse. "Sono contento di questi tre mesi. Di carattere sono uno che fa fatica ad aprirsi subito, invece qui mi sono ambientato in fretta. Non mi aspettavo di fare così bene". Tanto da sorprendersi da solo". Ma vola basso Rosi, sa che di strada ce n'è ancora da percorrere per continuare così a migliorare: "In estate ho fatto una dura preparazione con Zeman, poi sono stato fermo qualche giorno per il trasferimento e quando sono arrivato a Parma ho fatto fatica ad adattarmi a un lavoro completamente diverso, ma mi sono messo sotto e ho lavorato per raggiungere il livello dei compagni. Di migliorarsi poi non si finisce mai, giocatori come Zanetti ne sono l’esempio, grandi campioni che più passa il tempo e più dimostrano voglia di migliorarsi". Chi deve migliorare invece è Pabon. Su di lui si è detto molto, persino che il Parma sarebbe disposto a cedere in prestito il colombiano su richiesta dell'Espanyol, richiesta smentita da Leonardi. Problemi di ambientamento che però Rosi stesso dribbla: "Preferisco parlare di me. Pabon è un ragazzo che arriva dall'altra parte del mondo, sappiamo quanto sia difficile il calcio italiano. Poi se uno vuole andare via o ha dei problemi personali, sono scelte che si fanno. Io non so".

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