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VISTA DALLA CURVA | Stiamo vivendo un sogno

Il super tifoso Luca Cavallina ci porta in Nord

Non svegliateci, noi tifosi abbiamo diritto di sognare e se questa squadra continua a mangiare il campo ed a mostrare questo carattere nulla ci può fermare, nemmeno la sfiga che oggi ha trasformato il Tardini in un affollatissimo triage di pronto soccorso: codice verde Di Gaudio, codice giallo Vacca e codice rosso per il capitano e per il grandissimo Gianni Munari.

La curva è un esplosione di colori oggi: sciarpe, bandiere, petti villosi, pance pallide e in ritardo per la prova costume fanno bella mostra in Nord. Fa caldo, il Parma parte forte, Di Gaudio fa il bello e cattivo tempo sulla fascia sinistra, il Carpi si salva e picchia duro fin dai primi minuti, l'arbitro (pessimo oggi) finge più volte di non vedere il gioco troppo maschio della compagine di Mister Calabro. Minuto diciotto Barillà sugli sviluppi di un angolo batte a rete, Garritano salva sulla linea. La Nord canta e, tempo pochi minuti l'asse Di Gaudio-Barillà colpisce. Lancio dalle retrovie per l'ex di giornata che serve al centro Nino, diagonale preciso e Parma in vantaggio. La tensione lascia spazio all'entusiasmo “ Forse chissà succederà salta con noi che…..là là là là”. Il Carpi abbozza una reazione ma non accade nulla se non l'infortunio al ginocchio di capitan Lucarelli che deve lasciare il campo a Sierralta. Il primo tempo va in archivio con altre due entrate poco carine ai danni di Calaiò non ravvisate dal Sig.Minelli e con un fallo dubbio in attacco sanzionato a Vacca, il pubblico non gradisce ed invece di applaudire i crociati accompagna l'arbitro negli spogliatoi al grido di “…emo…emo”.

La ripresa comincia sulla falsa riga del primo tempo con i nostri che continuano a spingere sull'acceleratore. Minuto quarantasette: punizione da sinistra e ancora Barillà in mischia realizza il due a zero. Delirio e calore in curva ma tempo pochi minuti e Poli riapre i giochi: cross da sinistra, spizzata di Concas e tap-in di Poli. Due a uno e mezz'ora buona di agonia. I biancorossi ci credono ma non troppo, anche Vacca da forfait e lascia spazio a Mazzocchi che al primo fallo rimedia subito un giallo, pure Di Gaudio tartassato per tutta la partita deve abbandonare la contesa, dentro Armando Anastasio: nome e cognome da neomelodico ma tanta corsa al servizio della squadra. I minuti scorrono lenti, il Carpi pressa ma non conclude e al minuto ottantacinque anche il ginocchio di Gianni fa crack. Parma in dieci e Barillà ultimo centrocampista sano rimasto in rosa. I nostri resistono, Sierralta spara in tribuna una quantità industriale di palloni, giocatore d'altri tempi. Dopo sei interminabili minuti di recupero finisce la partita. tre punti per passare un weekend in serie A, tre punti conquistati con gli attributi, tre punti che segneranno la definitiva scomparsa dai social di tutti gli individui che a dicembre, gennaio, febbraio postavano un giorno sì e l'altro anche la foto del ciclista di Castelfranco Veneto. Ora sotto con la Pro Vercelli e si alzi il sipario sulle gufate al Frosinone

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