Etiopia: liberato il cooperante salsese Alberto Livoni
La conferma arriva dalla Ong di cui è coordinatore per l'Etiopia, il “Vis”: Volontariato internazionale per lo sviluppo: "E' in buone condizioni di salute"
La conferma arriva dalla Ong di cui è coordinatore per l'Etiopia, il “Vis”: Volontariato internazionale per lo sviluppo: "E' in buone condizioni di salute"
Momenti di angoscia per una giovane di origine rumena, mobilitazione internazionale per scovare la casa in cui si era nascosta al confine tra Ungheria e Romania, con tanto di blitz delle teste di cuoio. Un ragazzo conosciuto su Fb la stava portando dalla sua famiglia: indagini per sottrazione consensuale di minore
Tre uomini, tra cui l'autista, sono stati raggiunti dall'ordinanza di custodia cautelate per sequestro di persona con finalità di terrorismo: il 3 marzo del 2016 due dei quattro tecnici, Fausto Piano e Salvatore Failla, morirono durante un conflitto a fuoco
Sono atterrati alle cinque di domenica mattina a Ciampino Gino Pollicardo e Filippo Calcagno, i due italiani liberati in Libia dopo un sequestro durato diversi mesi. Ad attenderli c'erano i loro familiari e il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni
"Io sono Gino Pollicardo e con il mio collega Filippo Calcagno oggi 5 marzo 2016 siamo liberi e stiamo discretamente fisicamente, ma psicologicamente devastati. Abbiamo bisogno di tornare urgentemente in Italia" - Questo il messaggio apparso sulla pagine Fb del Sabratha Media Center: in attesa delle verifiche della Farnesina
Novità positive per i quattro lavoratori, Gino Tullicardo, Fausto Piano, Filippo Calcagno e Salvatore Failla, sono stati rapiti la sera del 20 luglio 2015 mentre si trovavano al lavoro nei pressi del compound dell'Eni nella zona di Mellitah
"È difficile -si legge in una nota- in un contesto estremamente delicato e complesso fare supposizioni o congetture; è evidente che occorre cautela, massimo riserbo e risolutezza per riportare a casa i quattro nostri connazionali"
Secondo fonti dell'esercito libico, l'azione sarebbe opera di una milizia islamista di Zuara, con l'obbiettivo di ricattare l'Italia al fine di ottenere il rilascio di sette trafficanti di migranti di nazionalità libica detenuti in carceri italiane...
Per ora vige il massimo riserbo sull'identità dei rapiti e sui loro compiti in Libia. Probabilmente si tratta di personale addetto al Mellitah Complex, enorme impianto che riceve ed eroga gas anche in Italia, per cui l'azienda di Parma ha un contratto per il General Maintenance Service
I quattro dipendenti della ditta parmigiana rapiti in Libia sarebbero stati "prelevati" la sera del 19 luglio a Zuaia, città sotto il controllo delle milizie islamiste che appoggiano il governo di Tripoli, a Nord-ovest del Paese nordafricano. I nomi dei dipendenti rapiti sono Gino Tullicardo, Fausto Piano, Filippo Calcagno e Salvatore Failla
Una storia anomala che coinvolge tre ragazzi minorenni quella sta emergendo in queste ore e che riguarda una struttura di accoglienza della città di Parma. I due sono stati denunciati per sottrazione di minore
#BrigBackOurGirls. Anche le lavoratrici della Provincia di Parma si sono unite con una foto al grido corale proveniente da tante parti del mondo per la liberazione delle 200 ragazze rapite da una scuola nel nord della Nigeria il 14 aprile scorso
Una giovane ragazza di circa 20 anni è stata rapita ieri mattina da un gruppo di 4 uomini in pieno centro ma dopo qualche ora, grazie al lavoro degli uomini della Squadra Mobile di Parma, è stata ritrovata in zona San Pancrazio
La cooperante era stata sequestrata a ottobre in un campo profughi nel deserto algerino, il presidente della Provincia Bernazzoli: "Ora possiamo tirare un sospiro di sollievo: Rossella tornerà a casa"
Massimiliano Sassi, 41 anni di Traversetolo, era uno dei quattro addetti alla sorveglianza rapiti dai pirati al largo delle coste somale insieme ad altri tre italiani e sedici tra ucraini e indiani