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asp ad personam servono maggiori risorse

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday Servono maggiori risorse per Ad personam Il comune di Parma cosa dice? Alla fine di questo tormentato anno, la memoria ritorna al settembre 2019, in cui venne diffusa la notizia della perdita di bilancio di Asp Ad Personam (Azienda dei servizi alla persona del Comune di Parma) di 1,5 milioni di EURO, per l’anno 2018. Successivamente ebbe luogo l’assemblea dei soci con a capo il comune di Parma - in quanto socio di maggioranza- . Rimasero ben impresse le dichiarazioni dell’assessore al Welfare Laura Rossi, sull’idea di possibili privatizzazioni. Vicenda che ebbe un discreto risalto mediatico, seguita dalle dimissioni dell’ex amministratore unico l’avvocato Marcello Mendogni. Da quei giorni la vicenda ha visto svariate evoluzioni: la nomina di un nuovo amministratore unico e una parziale inversione di tendenza da parte del comune di Parma che, per logiche e dinamiche politiche, non gli conveniva dar vita a dismissioni dei servizi gestiti dall’azienda pubblica Asp Ad Personam. Al contempo le indicazioni fornite dal comune di Parma sono chiare, ridurre i costi del personale, ed operare nei parametri minimi del case-mix. Nel 2020 irrompe il Covid-19 con i risultati a tutti noti, frutto anche dei tagli e riduzione di personale. Probabilmente seguendo il semplice il buon senso, sarebbe stato opportuno incrementare OSS e Infermieri, per far fronte in modo ben più efficace all’emergenza sanitaria. Da parte del comune di Parma nella persona del suo primo cittadino, in 10 mesi, mai una dichiarazione; anzi sempre silenzio a tratti imbarazzante. Nel corso di questi mesi, esattamente ottobre 2020 il comune di Parma decide di ripianare i debiti di ASP Ad Personam per 5,5, Milioni di EURO. Sia chiaro: il comune di Parma non ha fatto un’opera di bene dettata dalla magnanimità, bensì ha adempiuto a un obbligo di legge ricordato dalla Corte dei Conti, in quanto spetta ai soci risanare il rosso delle società partecipate. Fatta questa premessa è doveroso guardare al presente per migliore il futuro. Plaudiamo l’iniziativa della stanza degli abbracci, che potrà permettere di alleviare la sofferenza e la solitudine; le feste di natale con foto e sorrisi per cercare di offrire una parvenza di normalità; il futuro giardino alzheimer paventato nel parco di Villa Parma; i 20 posti letto di cure intermedie, sulla cui effettiva entrata in funzione non si ha una data certa. Proclami indubbiamente proiettati in un futuro, ma dalla data incerta, fin quando il covid-19 continuerà a circolare. Nel mentre la realtà è ben diversa ed è giusto che si sappia, senza particolari giri di parole. In primo luogo i parametri dei case-mix, ( criteri che attribuiscono le fasce in base ai quadri clinici degli anziani e le relative ore assistenziali e sanitarie da erogare) non vengono aggiornati dal Novembre 2019. Costringendo i gestori dei servizi, nel caso specifico ASP Ad Personam, ad erogare un servizio con parametri non aggiornati e con il relativo numero di personale da impiegare non adatto al reale bisogno. Inadeguatezza amplificata in questo periodo d’emergenza sanitaria e non ancora conclusa. Sempre per onore della cronaca e fornire le notizie corrette ed argomentare le responsabilità del Comune di Parma, i parametri del Case-Mix vengono valutati dell’UVG (Unità di Valutazione Geriatrica, una équipe multiprofessionale composta da un medico geriatra, un infermiere e dall’assistente sociale di ambito territoriale afferente al Comune. Il Comune di Parma e il suo primo cittadino sono quindi diretti responsabili! Ci si domanda perché non vengono aggiornati i parametri? I parametri dettati dalla Regione Emilia-Romagna per l’assistenza ad anziani e disabili sono vetusti e necessitano di essere modernizzati. Fattore più volte denunciato attravero l’Unione Sindacale di Base, come le inefficienze di tutto il sistema. Ciò non può esimere il Comune di Parma dalle sue dirette responsabilità; nulla vieta di erogare maggiori risorse per l’assistenza ad anziani e disabili ospiti delle strutture di cui è diretto responsabile offrendo la possibilità, come nel caso di ASP ad Personam, di erogare ore assistenziali superiori alle attuali, e di conseguenza, impiegare un maggior numero di personale con relativo innalzamento della qualità della prestazione erogata. Al contrario si chiede “di stringere la cinghia” ed ottimizzare i costi, con inevitabile ricaduta negativa sugli anziani. Ad OSS e Infermieri viene chiesto di garantire ugualmente un servizio di qualità, con innalzamento dei piani di lavoro, facendo fronte ad innumerevoli difficoltà ( in special modo limiti strutturali e spazi inadeguati) come nella CRA Tamerici. In tutto questo il comune di Parma tace! Non si è mai espresso nella possibilità di erogare un riconoscimento economico ad OSS e Infermieri impiegati nelle residenze anziani, che sembra siano stati dimenticati dalle istituzioni. In testa a tutti la Regione Emilia-Romagna con la complicità di CGIL CISL e UIL. Per quanto riguarda ASP Ad Personam, grazie all’impegno di USB e le proprie RSU, sarà erogato un premio covid-19 per l’impegno profuso in questi mesi, proposta da noi avanzata nel mese di Aprile a cui l’amministrazione aziendale darà seguito. Purtroppo però non rientrano i tanti lavoratori impiegati attraverso l’agenzia interinale, che non percepiranno alcun premio, ed i tanti che operano all’interno delle cooperative sociali, anch’essi dimenticati da tutti. Magari il comune di Parma potrebbe fare uno sforzo per ringraziare i tanti lavoratori che si prendono cura di anziani e disabili. È doveroso concludere che quanto descritto non è un problema solo del Comune di Parma, bensì di tutte le ASP della Regione, dove dirigenti percepiscono premi esorbitanti e milioni di euro sono spesi in consulenze esterne: soldi pubblici sottratti alla cura degli anziani e dalle tasche dei lavoratori! Mauro Caffo RSU – Asp Ad Personam (Operatore Socio Sanitario) Delegato – Unione Sindacale di Base - Emilia-Romagna m.caffo@usb.it
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