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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Covid: Parma verso la zona bianca

Il 14 giugno avverrà il passaggio nell'area con minori restrizioni

Parma e l'Emilia Romagna dovrebbero passare dalla zona gialla a quella bianca a partire dal 14 giugno. È questa la previsione per il nostro territorio, vista l'incidenza dei casi di contagio da Covid-19 e il rallentamento della pandemia delle ultime settimane. 

L'ultimo monitoraggio certificato questa incidenza: Liguria (27,5), Umbria (28,2), Veneto (29,7), Abruzzo (34,6), Emilia Romagna e Provincia di Trento (45,1), Lombardia (45,3), Lazio (46,2), Piemonte (48,5), Puglia (49,3). L'incidenza è invece ancora superiore a 50 in Sicilia (53,1), Marche (54,8), Toscana (58,7), Provincia autonoma di Bolzano (59), Calabria (60,8), Basilicata (61,5), Campania (65,2), Valle D'Aosta (78,4).

E quindi secondo questi calcoli - e se i numeri dell'epidemia si mantengono a questi livelli - Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria che da due settimane sono scese sotto quota 50 come incidenza, dovrebbero andare in zona bianca a partire dal 7 giugno. A seguire, il 14 giugno, sarà la volta di Lombardia, Piemonte, Lazio, Emilia-Romagna, provincia autonoma di Trento e Puglia. 

Cosa cambia da zona gialla a zona bianca

Cosa cambia da zona gialla a zona bianca? Intanto da stasera in Sardegna, Friuli e Molise finisce il coprifuoco. Questo significa che bar, ristoranti, pub, gelaterie, locali pubblici e così via potranno rimanere aperti senza limiti di orario e le persone potranno girare anche di notte tenendo sempre presente che restano vietati gli assembramenti e c'è l'obbligo di indossare la mascherina sia all'aperto che al chiuso. Le discoteche per ora restano chiuse, o meglio: possono aprire ma soltanto per sfruttare la licenza dei bar e dei ristoranti. Nel resto d'Italia in zona gialla invece il coprifuoco scatta alle 23: da lunedì 7 slitterà di un'ora a mezzanotte mentre la fine è prevista per il 21 giugno. 

In zona bianca poi riaprono tutti i bar e i ristoranti sia all'aperto che al chiuso. Si tratta in realtà di un anticipo di sole 24 ore rispetto al resto del paese, dove le stesse regole varranno da domani primo giugno. Si potrà pranzare o cenare al coperto così come al chiuso e prendere un caffè al balcone del bar. Per i gestori c'è ancora l'obbligo di tenere il registro dei clienti per 14 giorni. Nella zona gialla queste regole varranno da domani quando si aggiungerà anche la norma sulle persone a tavola: da 4 diventano 6. 

Per quanto riguarda i matrimoni, da oggi nelle regioni in zona bianca si potrà festeggiare con banchetti e ricevimenti senza numero limitato di invitati. Tutti i partecipanti però, come previsto dal Dpcm in vigore fino al 31 luglio, dagli sposi agli invitati dovranno avere il green pass, dunque la certificazione relativa al vaccino (prima o seconda dose), all’avvenuta guarigione o un tampone negativo. Nel resto d’Italia chi ha già programmato le nozze dovrà orientarsi in una mappa delle regioni che cambierà continuamente. Nelle zone gialle, infatti, i ricevimenti per cerimonie religiose o civili sono consentiti solo a partire dal 15 giugno, con le limitazioni previste dalle nuove linee guida. 

Nelle zone gialle poi non riaprono le piscine al chiuso, i centri benessere e le terme. La data giusta in questo caso è il primo luglio, ma potrebbe rimanere solo sulla carta visto che già il 21 giugno l’Italia potrebbe essere interamente in bianco. E in questo caso anche questi impianti potrebbero riaprire. In Sardegna, Friuli e Molise invece riaprono subito anche le piscine al chiuso, i centri natatori, le piscine termali e i centri benessere. Ma le docce sono ancora vietate, come da linee guida del dipartimento dello Sport, sia nelle palestre che nelle piscine intese come impianti sportivi mentre sono consentite (e anzi richieste persino con il sapone) nelle piscine termali e nei centri benessere. In zona bianca arriva la ripartenza immediata anche per i parchi a tema, i centri termali, le sale gioco, bingo e casinò.

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