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L'INCHIESTA

Sei straniero o genitore single? A Parma trovare casa in affitto (700 euro per 50 metri quadrati) è un'utopia

Abbiamo provato a cercare un bilocale in affitto in città: ecco cosa abbiamo scoperto

Se sei una persona di origine straniera, anche se in Italia da anni e con un regolare contratto a tempo indeterminato, trovare una casa in affitto a Parma è un'utopia. Cosi come se hai un figlio e sei un padre o madre single, ma anche se ti sei trasferito nella nostra città dalla Campania, se hai un contratto a tempo indeterminato ma con uno stipendio ritenuto non sufficiente dal padrone di casa.

I prezzi, poi, anche a Parma, sono saliti alle stelle. Per un bilocale di 50 metri i proprietari arrivano a chiedere più di 700 euro, per un trilocale (ideale per una famiglia con figli) i costi si alzano ulteriormente, superando anche i 1.000 euro. Con uno stipendio medio e con l'aumento dei costi generalizzato e che non vede freni, i conti sono presto fatti. Una persona single deve impegnare una buona parte dello stipendio per pagarsi la casa  - ammesso di riuscire a trovarla - mentre in caso di genitore single le cose si complicano ulteriormente. Uno stipendio da 1.400 euro non basta più per coprire tutte le spese e spesso non è sufficiente nemmeno come garanzia per i proprietari. 

Abbiamo provato a cercare un bilocale in affitto a Parma, rispondendo agli annunci dei privati per cercare di capire quali difficoltà incontrano le persone in cerca di una casa nella nostra città, soprattutto se straniere, genitori single o provenienti dal Sud Italia e per verificare se, effettivamente, sono presenti - come rilevato da alcune testimonianze - discriminazioni legate alla nazionalità, all'origine e alle condizioni sociali del nucleo famigliare. 

Bilocale da 50 metri quadri per 700 euro ma non se sei straniero 

Il primo annuncio al quale abbiamo risposto riguarda un bilocale da 700 euro al mese (per 50 metri quadrati) che si trova in una zona centrale della città. Abbiamo risposto all'annuncio dicendo di essere interessati all'affitto per un lungo periodo perchè a Parma per lavorare, con tanto di contratto a tempo indeterminato nel settore dell'edilizia. Quali sono le condizioni che chiedete per poter prendere la casa in affitto? "Chiediamo il pagamento anticipato di quattro mensilità, poi ci devi portare il contratto a tempo indeterminato e anche una garanzia scritta del datore di lavoro". Quindi, calcolando quattro mensilità dovremmo pagare subito 2.800 euro di anticipo ai proprietari di casa. Poi chiedere una garanzia scritta al datore di lavoro ed affrontare tutte le spese per le utenze. Tutto per un'abitazione da 50 metri quadrati, in affitto. 

Chiediamo maggiori informazioni, le immagini dell'appartamento e la zona. Ci accordiamo per un incontro. Alla seconda telefonata chi chiedono nuovamente di confermare le nostre 'credenziali'. "Sei sicuro di poter fornire una garanzia scritta del datore di lavoro e un'assunzione regolare? "Si, certo non c'è problema per quello. Possiamo accordarci per un incontro". "Ok, sei italiano vero?". E qui la nota dolente. "No, in realtà sono di origine albanese ma sono in Italia da più di 20 anni e lavoro regolarmente da 15". A questo punto la nostra interlocutrice al telefono inizia a fare altre domande con nuove richieste quando in realtà avevamo già concordato un incontro per il giorno dopo. "Avrei proprio bisogno di un garante che paghi al posto tuo, nel caso non riuscissi a pagare l'affitto". Il garante, fino a quel momento, non ci era stato richiesto. E l'appuntamento per il giorno dopo? "Ti facciamo sapere noi". E la proprietaria sparisce e non si fa più sentire. 

Hai un figlio piccolo e sei un genitore single? Una casa a Parma te la puoi scordare 

Abbiamo poi risposto ad un secondo annuncio per l'affitto di un'abitazione, In questa circostanza il costo dell'affitto era di 600 euro al mese, leggermente più basso di quello precedente. Dopo aver telefonato per varie volte al quarto tentativo finalmente ci rispondono. A quel punto abbiamo manifestato il nostro interesse per l'affitto del bilocale, che si trova in una zona decentrata di Parma, al limite della periferia. Le solite domande di rito e poi si arriva al punto: "Vivrai da solo nel bilocale?" "Si, da solo con mia figlia di 3 anni". "Guarda, in questo caso non affittiamo appartamenti. Mi dispiace ma sai come funzionano queste cose. Tua figlia potrebbe danneggiare la casa. Dobbiamo tutelare i nostri interessi, soprattutto con la situazione economica di questo periodo".

Ma è solo questo il problema dei proprietari che non vogliono affittare a chi ha figli piccoli? No, lo scopriamo rispondendo ad un terzo annuncio. Ci presentiamo come un genitore single che ha necessità urgente di un appartamento perchè si è trasferito per lavoro a Parma. Un lavoro statale con contratto a tempo indeterminato. "Ci possiamo incontrate la solitamente non affittiamo ai genitori single". E perchè? "Vedi, hai uno stipendio e va bene ma spesso capita che ci ha figli piccoli e senza partner non riesca poi a pagare l'affitto perchè privilegia la tutela del bambino anche per quanto riguarda le spese". 

Un monolocale in affitto? Devi guadagnare almeno 1.600 euro al mese ma se vieni dal Sud non sei gradito 

Il quarto annuncio al quale abbiamo risposto riguarda un monolocale dal costo di 500 euro che si trova in Oltretorrente. Ci siamo presentati come una persona single che non ha necessità di grandi spazi per vivere. Dalle foto l'appartamento sembrava piccolo ma carino. Così abbiamo deciso di provare ad ottenere un incontro per discutere della possibilità di un affitto per un lungo periodo. Ci viene subito chiesto quanto guadagniamo, sempre con un contratto a tempo indeterminato. "Circa 1.400 euro con in più la tredicesima". Il nostro interlocutore a quel punto risponde: "Di solito chiediamo la garanzia di uno stipendio di almeno 1.600 euro per poter dare la casa in affitto ma possiamo fare un'eccezione per te che mi sembri un ragazzo in gamba":

Bene, al telefono abbiamo fornito tutte le informazioni richieste. Poi ci sono stati chiesti anche i nostri dati personali. Li abbiamo inviati e non abbiamo più ricevuto risposta. Per alcuni giorni ci siamo chiesti cosa potesse essere successo. Al quinto giorno di attesa proviamo a ricontattare il proprietario. Ci rispondono solo dopo un tentativo con un numero di telefono diverso. "Buongiorno, ci eravamo sentiti per quell'affitto, si ricorda?" Al telefono la moglie del nostro interlocutore che tergiversa per alcuni minuti. "Guarda mi dispiace: eravamo proprio orientati ad affittarlo a te". E quindi perchè non vi siete fatti più sentire? "Non te lo potrei dire ma mio marito non affitta a chi ha certe origini". Ci pensiamo e ci rendiamo conto che l'origine in una regione del Sud Italia (la Campania) è bastata a farci scappare anche l'ultima concreta ipotesi di avere un appartamento in affitto nella nostra bellissima città. 

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