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Aiuti ai profughi ucraini: 100 pacchi alimentari donati dai Lions

Aiuti per 3.000 euro a Pedemontana sociale per l’accoglienza nei comuni dell’Unione. Ieri alla Baita degli Alpini di Collecchio, la cerimonia di consegna

Sul loro gagliardetto c’è scritto “We serve”, che tradotto dall’inglese all’italiano non significa semplicemente “Noi serviamo”, ma anche “Noi siamo d’aiuto”. Il gagliardetto è quello del Lions Club, in questo caso del Distretto 108b, che fedeli al loro motto sono stati d’aiuto ai profughi ucraini arrivati nei cinque Comuni dell’Unione Pedemontana Parmense (Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo), ai quali hanno donato 3.000 euro che, attraverso
l’azienda del welfare Pedemontana sociale (APS), hanno permesso di acquistare 100 pacchi di generi alimentari, venti per ogni comune, di cui 25 appositamente per bambini. 

Ulteriori 1.500 euro di beni alimentari sono stati consegnati all’Emporio solidale di Langhirano che serve l’intero Distretto (cioè, oltre ai comuni già citati anche Calestano, Corniglio, Lesignano dé Bagni, Langhirano, Monchio delle Corti, Neviano degli Arduini, Palanzano e Tizzano Val Parma). Anche in questo caso la fornitura sarà dedicata alle famiglie ucraine che si recheranno all’Emporio. Una donazione preziosa, richiesta e ottenuta in tempi rapidissimi dai Lions del Distretto 108b e dalle Zone XII e XIII di Parma alla loro Lions Club International Foundation (LIF), che complessivamente ha stanziato per i profughi arrivati nel parmense 15.000 euro. E nella mattinata di ieri nella Baita degli Alpini di Collecchio, uno dei cinque “centri di smistamento”, si è svolta una cerimonia di ringraziamento che ha visto la partecipazione di una delegazione dei Lions guidata dal governatore del Distretto, Giordano Bruno Arato, dalla coordinatrice di LIF, Teresa Filippini, e da Andrea Cevolo, presidente della XIII Zona.

Ad accogliere e a ringraziare i rappresentanti dei Lions , sono intervenuti la presidente di Pedemontana Sociale e sindaca di Collecchio, Maristella Galli, il presidente dell'Unione e sindaco di Montechiarugolo, Daniele Friggeri, i sindaci di Felino e Sala Baganza, Filippo Casolari e Aldo Spina, i consiglieri dell'Unione e gli assessori ai Servizi sociali dei comuni di Felino, Debora Conciatori, Montechiarugolo, Francesca Tonelli, Sala Baganza, Giuliana Saccani, e Traversetolo, Alessia Ziveri, che ha partecipato a nome del sindaco Simone Dall’Orto. Presenti anche Fabio Garagnani e Federico Manfredi, rispettivamente responsabile dell’Area Minori e Famiglie e dell’Area Amministrativa di Pedemontana sociale.

La presidente di APS Galli ha illustrato il percorso che ha portato alla donazione. «Abbiamo incontrato i Lions ad una festa che si è svolta alla Corte di Giarola per le famiglie dei profughi – ha raccontato –. Con grande sensibilità si sono subito resi disponibili ad acquistare generi alimentari, così abbiamo coinvolto Pedemontana sociale e le associazioni dei vari territori per la loro distribuzione. Tra queste ci sono gli Alpini di Collecchio, che ci ospitano oggi e che ringrazio. Il nostro messaggio è che tutti, in questo momento, debbano mettersi in gioco per aiutare gli altri. Dobbiamo rimanere uniti per essere solidali e costruire la pace». «Noi siamo i Lions, e il nostro compito è quello di servire – ha ribadito il presidente della Zona XII Andrea Cevolo –. Abbiamo a cuore gli scopi e l’etica lionistica che ci guidano ogni giorno e siamo felici di poter aiutare le persone, anche perché fare del bene aiuta a star bene. Come Zone di Parma e Provincia, ci siamo attivati chiedendo alla nostra fondazione 15.000 euro che ci sono stati dati immediatamente e che abbiamo messo a disposizione del territorio. I profughi ucraini devono sapere che non sono soli».

«I Lions sono veramente al servizio della comunità e oggi il mio cuore è pieno di gioia – ha detto Filippini –. Stiamo lavorando su più fronti, per esempio nei centri di accoglienza in Polonia e Bulgaria, e forniamo aiuti anche in Ucraina. La nostra fondazione vive di donazioni che vengono destinate al 100 per cento in aiuti. Qui a Parma partecipiamo ad altri progetti e siamo sempre a fianco dei Club – ha concluso – per aiutarli a realizzare iniziative di aiuto e supporto, anche in casi di emergenza come questo».

Il Governatore Giordano Bruno Arato ha sottolineato come uno dei tratti distintivi della popolazione ucraina sia la dignità. «Credo che l’accoglienza e l’ospitalità siano il più grande atto d’amore che si possa fare nei confronti di chi sta scappando dalla guerra, lasciando la propria casa e la propria terra. Noi abbiamo il dovere di attivarci per dar loro una vita dignitosa e i Lions lo stanno facendo in tutto il mondo. In Italia abbiamo raccolto un milione di euro e la stessa cosa
stanno facendo tutti i Club sparsi in 210 Paesi. Abbiamo Club anche in Russia, dove i soci stanno raccogliendo aiuti e aiutando fattivamente la popolazione Ucraina. Perché l’etica dei Lions è la stessa in tutto il mondo».

E a testimoniare la dignità del popolo ucraino è stata Olga, dal 2004 residente a Collecchio con il marito e che dopo lo scoppio della guerra ha accolto la figlia con i suoi tre figli e il consuocero. «Il più piccolo dei bambini è arrivato qui che aveva soltanto due settimane – racconta –. La nostra vita è cambiata, ma qui ho trovato un’accoglienza pazzesca. Siamo stati aiutati subito, da tutti, e per questo vi ringrazio. Pedemontana sociale ci ha dato un sostegno, anche economico, immediato. E ne abbiamo avuto bisogno, perché in famiglia siamo passati da due a sette. Ho un’altra figlia farmacista che ha scelto di rimanere in Ucraina insieme ai suoi due figli e al marito, che fa l’artificiere – ha aggiunto con la voce rotta dall’emozione –. Sono preoccupata per loro, speriamo che la guerra finisca presto, che si arrivi alla pace». Un augurio condiviso dal presidente dell’Unione Friggeri.

«Occorre lavorare per la pace, pur nella consapevolezza di chi è l’invasore e chi la vittima. Tutto il territorio dell’Unione è mobilitato per accogliere coloro che ne hanno bisogno e che, purtroppo, aumentano giorno dopo giorno – ha aggiunto –. Stiamo andando incontro ad una situazione complessa, dalla quale ne dovremo uscire più forti, migliori, e la prima missione di ogni Comune deve essere il sociale: dare risposte a chi è in difficoltà». 

La cerimonia si è conclusa con la benedizione di Leonardo Casalini, diacono di Collecchio, e un rinfresco offerto dagli Alpini. Oltre a loro, alla distribuzione dei pacchi negli altri territori della Pedemontana collaborano i volontari della Protezione civile di Felino e Traversetolo, dell’associazione Enigma di Sala Baganza e della Parrocchia di Malandriano, che ospita il centro di raccolta di Montechiarugolo.

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