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Alberi monumentali: dalla Regione 200mila euro per la loro gestione

Il bando è rivolto a Comuni ed Enti parco, ma potranno essere finanziati interventi anche su esemplari di proprietà di privati cittadini

Giganti della natura che uniscono al valore naturalistico quello storico e paesaggistico.  Sono gli alberi monumentali: ben 530 in Emilia-Romagna distribuiti  in 147 comuni.

Per la loro gestione, in continuità con lo stanziamento dell’anno incorso, la Regione mette a disposizione ulteriori 200mila euro per interventi che potranno essere realizzati nel corso del 2022.  E che potranno riguardare anche alberi di privati cittadini.

“La Regione rafforza il suo impegno per la  valorizzazione  di questi esemplari che costituiscono un patrimonio per l’intera collettività e che spesso fanno parte dell’identità  di un luogo e  di un territorio – spiega l’assessora regionale ai Parchi e alla forestazione Barbara Lori -. Si tratta spesso di esemplari  antichissimi, arrivati fino a noi nel corso dei secoli, di grande interesse anche sotto il profilo della biodiversità di cui sono preziosi custodi”.

Il bando si rivolge agli Enti pubblici cui è affidata la tutela di questi esemplari, alcuni dei quali sono riconosciuti anche a livello nazionale. Ovvero:  Comuni ed Enti parco che potranno presentare domanda alla Regione entro il 30 settembre.

I cittadini  proprietari di un albero monumentale  e interessati alla sua manutenzione dovranno rivolgersi al proprio Comune.

Tra gli interventi che potranno essere finanziati  - fino a un massimo di 20mila euro – quelli di potatura dei rami secchi, di consolidamento e  difesa fitosanitaria, ma anche di predisposizione di cartelli segnaletici. Nel 2021 la Regione ha finanziato con  256.000 euro 24 interventi conservativi e di salvaguardia in 14 comuni.

Tra le caratteristiche che individuano un albero monumentale - il cui iter di riconoscimento è definito dalle leggi regionale (2/77) e nazionale (10/2013) - la circonferenza del tronco, l’altezza, lo sviluppo dei rami e della chioma. E poi l’età, la rarità botanica, la posizione dominante nel paesaggio, qualche volta il legame con gli avvenimenti storici e culturali.

Gli interventi conservativi e di salvaguardia sono coordinati in ogni fase da figure professionali specifiche e da tecnici di comprovata esperienza in questo particolare settore e servono al mantenimento delle condizioni di salute dell’albero, al miglioramento della funzionalità fisiologica, alla salvaguardia della zona di protezione, alla tutela della pubblica incolumità

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