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"Alta velocità a Parma? Vicini a una svolta"

Cristiano Casa, assessore al Turismo e presidente di Destinazione Turistica Emilia: "Enorme opportunità di sviluppo e di crescita per il nostro territorio: con la fermata alle Fiere e l'allungamento della pista dell'aeroporto si creerebbe un sistema per far competere la nostra città con le più grandi"

A fine mese, per la prima volta, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili farà uscire uno studio di fattibilità in merito alla creazione di una fermata dell'Alta Velocità alle Fiere di Parma. Dopo anni di richieste e sollecitazioni da parte delle istituzioni e delle forze politiche locali qualcosa si è sbloccato e potremmo essere molto vicini al risultato finale. Cristiano Casa, Assessore al Turismo del Comune di Parma e presidente di Destinazione Turistica Emilia, è stato uno dei primi a proporre questo percorso e a lavorare per ottenere la fermata dell'Alta Velocità. 

Alta Velocità, entro la fine del mese ci sarà un documento di fattibilità del Ministero. Lei dice che sarà la volta buona per Parma? 

"Ce lo auguriano di cuore, è un passaggio concreto per arrivare all'obiettivo finale. Mi auguro che sia una volta buona ma la decisione non dipende direttamente da me: posso solo sollecitare ma credo che siamo vicini ad una svolta. L'idea era partita - anni fa - da noi come giunta e come Effetto Parma perchè crediamo che sia una grande opportunità e occcasione per tutto il territorio, già persa una volta negli anni Ottanta. Da tempo ho avviato un'interlocuzione con Trenitalia per Parma Capitale della Cultura allo scopo di ottenere che i Frecciarossa si fermassero a Parma: la risposta sono stati i Frecciargento che in 47 minuti collegano Parma con Milano. Siamo stati noi a chiedere la fermata dell'Alta Velocità alle Fiere: con l'aeroporto vicino si creerebbe un sistema di infrastrutture in grado di far competere il nostro territorio con le città più grandi". 
 

Quanto ha perso, in termini economici, la nostra città per la mancata presenza di una fermata dell'Alta Velocità? 

"Io credo che abbia perso tanto in termini di sviluppo. Pensiamo, per fare un esempio, all'azienda cinese che ha deciso di produrre i veicoli di ultima generazione a Reggio Emilia e non a Parma. Lì c'è la Medipadana. Anche dal punto di vista demografico ci potrebbe essere un cambiamento: molte più persone, per esempio, potrebbero decidere di venire a vivere a Parma. Con il collegamento dell'Alta Velocità in 35 minuti sarebbero in centro a Milano. Un'infrastruttura del genere sarebbe essenziale anche dal punto di vista economico: Roma-Parma si farebbe in circa 2 ore e 40. La fermata dell'Alta Velocità a Parma non dovrà essere in antitesi a quella di Reggio Emilia". 

Come risponde alle associazioni che criticano l'allungamento della pista dell'aeroporto? 

"E' molto semplice: più infrastrutture significa più sviluppo economico. Con l'allungamento della pista ci sarà la possibilità di volare anche al di fuori dell'Europa, sarà possibile avere alcune rotte internazionali all'aeroporto di Parma: da New York a Dubai. Con l'allungamento della pista per i voli cargo, poi, si ridurrà il traffico dei mezzi pesanti in autostrada. Tutti ci devono credere: è uno strumento unico per lo sviluppo del territorio. Penso anche alla comodità per le imprese di avere un aeroporto internazionale a Parma: in questo modo saremmo connessi con il mondo. Se un menager di alto profilo deve scegliere una città tra Milano e Parma oggi sceglie la prima, perchè può tranquillamente tornare a Londra la sera. In futuro, con lo sviluppo di queste infrastrutture, potrebbe invece scegliere la nostra città". 

 
Possiamo dire che l'obiettivo dell'Alta Velocità a Parma è comune a tutte le forze politiche e istituzionali del nostro territorio, che è in corso - da tempo - un lavoro comune per ottenerlo?

"L'idea era nata da noi ma ci fa piacere che ora tutti stiano lavorando insieme per raggiungere questo obiettivo. Credo sia importante la presenza di un contributo corale: ben venga il lavoro che sta portando avanti il senatore Campari. Stiamo lavorando molto bene: lo abbiamo fatto in passato per Parma Capitale della Cultura e per l'Unesco e continueremo a farlo in futuro". 

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