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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Anche l’Università di Parma nello studio sugli effetti benefici della dieta mediterranea sulla riduzione dell’obesità nei giovani

La ricerca, parte del progetto europeo MED4Youth, durerà quattro mesi e sarà condotta su 240 adolescenti tra i 13 e i 16 anni, provenienti da Italia, Spagna e Portogallo

- I partner del progetto MED4Youth, cui partecipa anche l’Università di Parma, si apprestano a condurre uno studio di intervento nutrizionale, multicentrico. Lo scopo principale è quello di dimostrare che un’alimentazione ispirata alla dieta mediterranea, a basso contenuto energetico ed arricchita con prodotti tipici dell’area del Mediterraneo, quali melograno, ceci, frutta a guscio e pane a lievitazione naturale, è più efficace nel ridurre il peso corporeo e i fattori di rischio cardiovascolare associati all'obesità giovanile rispetto a una dieta convenzionale a basso contenuto energetico.

Il progetto MED4Youth vede come responsabile per l’Università di Parma il prof. Daniele Del Rio, professore associato di Nutrizione Umana al Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie. Data la natura multidisciplinare del progetto, l’Università di Parma vede coinvolti anche il Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco, con il prof. Furio Brighenti, la prof.ssa Francesca Scazzina, il dott. Pedro Mena, la dott.ssa Alice Rosi e il dott. Marco Spinelli dell’Unità di Nutrizione Umana; il Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche, con il prof. Federico Bergenti e la dott.ssa Stefania Monica dell’Unità di Intelligenza Artificiale; il Dipartimento di Medicina e Chirurgia, con il prof. Carlo Caffarelli, dell’Unità di Clinica Pediatrica.

Oltre all’Università di Parma, il consorzio del progetto MED4Youth vede coinvolti il centro tecnologico Eurecat (Spagna, coordinatore del progetto), l’Università di Coimbra (Portogallo), Shikma Field Crops (Israele), Scientific Food Center (Giordania) e NOVAPAN (Spagna).

I dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, per il 2016, mostrano che l'obesità giovanile è quadruplicata negli ultimi 30 anni e che il 18% dei bambini e degli adolescenti tra i 5 e i 19 anni sono in sovrappeso o obesi, con un'incidenza particolarmente elevata nei Paesi mediterranei come Italia, Spagna e Portogallo.

Lo studio di intervento dietetico durerà quattro mesi e sarà condotto su 240 adolescenti, di età compresa tra i 13 e i 16 anni, affetti da obesità e provenienti da Italia, Spagna e Portogallo. Per la prima volta "uno studio di questo tipo sarà realizzato con partecipanti provenienti da diversi paesi del Mediterraneo", sottolinea Aurora Sesé (Eurecat, Spagna), coordinatore del progetto.

Le tecnologie omiche saranno utilizzate come parte della ricerca e “consentiranno una migliore comprensione dei meccanismi grazie ai quali la dieta mediterranea produce i suoi effetti salutari, sulla base dell'analisi delle popolazioni batteriche e dei metaboliti intestinali", dice Antoni Caimari, coordinatore tecnico del progetto e responsabile dell'Area Biotech di Eurecat (Spagna).

“Oltre all’intervento dietetico lo studio prevede un progetto educativo sviluppato per supporti informatici, perché l’educazione alimentare è fondamentale per indirizzare verso uno stile di vita più salutare” osserva Francesca Scazzina.

Antoni Caimari aggiunge che il progetto si propone di "incentivare la produzione e il consumo di prodotti mediterranei tradizionali e salutari, favorendo una crescita della domanda nel lungo periodo, rendendo le imprese dell'industria agroalimentare più competitive e rafforzando i sistemi produttivi locali".

Il progetto MED4Youth fa parte del programma PRIMA, sostenuto dall'Unione Europea, dall'ACCIO, l'Agenzia Catalana per la competitività delle imprese, il Centro spagnolo per lo sviluppo della tecnologia industriale CDTI, l'Autorità per l'innovazione di Israele, il Ministero dell’Istruzione dell'Università e della Ricerca italiano, il Fondo Giordano di sostegno alla ricerca scientifica e la Fondazione portoghese per la scienza e la tecnologia.

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