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Andare oltre il Decreto (in)sicurezza: incontro il 1° marzo all'Itis Da Vinci

L'incontro è promosso da CGIL, CISl e UIL territoriali in collaborazione con la locale Consulta dei Popoli e il patrocinio del Comune di Parma

Delegati sindacali, studenti, comunità migranti e operatori del settore si danno appuntamento venerdì 1° marzo nell'Aula Magna dell'ITIS Leonardo da Vinci, in via Toscana, 10 a Parma, per mettere a confronto opinioni, esperienze e proposte su uno dei provvedimenti legislativi più discussi degli ultimi mesi: la Legge 132 del 1 dicembre 2018, meglio nota come “Decreto sicurezza” o “Decreto Salvini”.

"Oltre il decreto (in)sicurezza" è il titolo dell'iniziativa, organizzata da CGIL, CISL e UIL territoriali in collaborazione con la locale Consulta dei Popoli e con il patrocinio del Comune di Parma, nell'ambito del progetto "Il lavoro sconfigge la paura", presentato in Municipio a fine novembre 2016, e fatto vivere da allora in diverse occasioni, per favorire, partendo dal lavoro, un modello di convivenza e tolleranza capace di vincere la paura, il razzismo, l'intolleranza e il radicalismo.

La mattinata di dibattito si inquadra nell'ambito del forte dissenso e del contrasto delle organizzazioni sindacali confederali - ma anche di tanta parte dell'associazionismo e della società civile -, al cosiddetto "decreto sicurezza", che andrebbe ribattezzato, appunto, "decreto insicurezza" perché difficilmente coglierà l'obiettivo di rendere le nostre strade meno pericolose e soprattutto non affronterà in maniera appropriata il fenomeno dei flussi migratori, con anzi il probabile rischio di aumento del numero di persone presenti sul territorio senza permesso di soggiorno; verranno invece cestinati vent'anni di esperienze e pratiche nelle politiche di accoglienza e integrazione, che sono l'unica ricetta per costruire una società civile, democratica e senza conflitti. Non solo: il Decreto Salvini avrà anche riflessi di tipo occupazionale, lasciando per strada molte professionalità maturate in questi anni con le esperienze dei CAS e SPRAR.

L'idea fondante dell'iniziativa, che non a caso coinvolge, tra gli altri, delegati sindacali e studenti dell'ITIS, cioè futuri giovani lavoratori, è quella di prendere le mosse dal lavoro come elemento di unificazione in cui tutti partono da condizioni comuni o comunque condivise, primo fondamentale antidoto contro derive razziste, xenofobe e autoritarie (da rilevare che, in altre sue parti, il decreto tratta anche le manifestazioni di protesta dei lavoratori come fatto di ordine pubblico). A tale proposito risulta davvero significativa l'adesione al progetto da parte di un Istituto superiore pubblico della città, di cui si ringrazia per la grande collaborazione la dirigente scolastica Elisabetta Botti, perché solo partendo dalla cultura e dall’istruzione è possibile provare a costruire una società diversa, più inclusiva e più giusta.

L'incontro avrà inizio alle ore 9.30 con i saluti di Angela Calò, Segretaria generale aggiunta CISL PR PC. Sarà poi la volta della relazione introduttiva di Andrea Ronchi, avvocato della Consulta giuridica CGIL ER, e del contributo di Mariolina Tarasconi, Segretaria confederale UIL Emilia. Seguirà una serie di interventi da parte di Comune di Parma, Caritas, CIAC, GUS, Forum Interreligioso, comunità straniere di Parma e Provincia che aderiscono all'iniziativa e che metteranno a disposizione del dibattito le loro esperienze, nonché l’esperienza virtuosa di due colleghi che lavorano fianco a fianco: un richiedente asilo proveniente dal Mali e un italiano. Prima delle conclusioni di Elisa Fiorani, della CISL ER, sarà proposto un intermezzo musicale con DIFFERENT P, un richiedente asilo cantautore del Gambia. A coordinare i lavori, Massimo Bussandri, Segretario generale CGIL Parma

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