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L'appello della Casa della Pace ai candidati: "Riduzione delle spese militari, riconversione delle fabbriche di armi e impegno per il disarmo"

Trenta associazioni parmigiane si rivolgono alle candidate e ai candidati nei collegi di Parma e provincia impegni precisi in vista della prossima legislatura

Un impegno preciso con obiettivi chiari per la pace e il disarmo. Trenta associazioni parmigiane chiedono alle candidate e ai candidati nei collegi di Parma e provincia impegni precisi in vista della prossima legislatura. Le realtà pacifiste, coordinate dalla Casa della Pace di Parma, chiedono agli aspiranti parlamentari di impegnarsi affinché gli obiettivi espressi possano essere tutti realizzati.

A candidate e candidate si propone di sottoscrivere il testo di impegni e di comunicarlo alla Casa della pace di Parma. Coloro che avranno inviato la sottoscrizione saranno inviati a una assemblea pubblica, con le associazioni proponenti, che si terrà il giorno 12 settembre, alle ore 18, presso il salone conferenze dei Missionari Saveriani in viale San Martino 8, Parma.

L'appello e le associazioni firmatarie 

Alle Candidate e ai Candidati per i Collegi di Parma alle elezioni politiche del 25 settembre

Negli ultimi anni abbiamo assistito all’inasprirsi di conflitti armati e allo scoppio di nuove guerre che provocano ogni anno la morte di migliaia di persone, soprattutto civili, nel mondo e le cui conseguenze inevitabilmente toccano anche il nostro Paese e la sua politica.

Questi conflitti, insieme al cambiamento climatico e all’aumento della popolazione che vive al di sotto della soglia di povertà assoluta, spingono migliaia di persone e di famiglie ad abbandonare le proprie terre e migrare verso l’Europa e l’Italia.

Constatando la presenza di conflitti in ogni angolo del mondo ed i suoi risvolti politici e sociali  Papa Francesco ha parlato di “terza guerra mondiale a pezzi” e ancora denuncia la presenza di “bambini senza scuola, persone affamate, persone che non hanno assistenza sanitaria, il vasto numero di persone che non ha acqua corrente, che non ha accesso al minimo per vivere con dignità”. Appare ormai chiaro come qualsiasi guerra, per quanto lontana possa essere, sia “mondiale” e coinvolga, direttamente o indirettamente, anche il nostro Paese e la sua politica.

Appare altresì chiaro che la risoluzione armata di questi conflitti e l’imposizione di “accordi di pace” si siano dimostrati strumenti fallimentari nel creare un equlibrio stabile e duraturo tra i paesi coinvolti.

Per queste ragioni crediamo che l’Italia possa, e anzi debba, giocare un ruolo nello sviluppo di un nuovo equilibrio mondiale, come preposto nell’appello “Fuori la guerra dal diritto” (https://www.avvenire.it/attualita/pagine/appello-ai-candidati-elezioni-politiche-ripudio-guerra) che come Casa della Pace abbiamo sottoscritto. Crediamo inoltre che, forte della nostra tradizione di operatori di pace, l’Italia possa farsi promotrice di un nuovo approccio ai conflitti interni ed internazionali, che metta al centro la difesa dei diritti fondamentali dell’essere umano sanciti dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e onori i principi di uguaglianza, di libertà e di pace che caratterizzano la nostra Costituzione. Il ripudio della guerra è espresso in modo inequivocabile dalla nostra Carta fondamentale, come pure l’aspirazione a un ordinamento sovranazionale che assicuri insieme la pace e la giustizia fra le Nazioni.

E’ con questo spirito che scriviamo questo appello rivolto a tutti coloro che si candidano alle prossime elezioni politiche e che intendono rappresentarci nel prossimo Parlamento. Un appello che vuole ricordare i nostri valori ma anche richiedere alcuni impegni concreti.

Chiediamo:

La ratifica da parte del Parlamento italiano del Trattato ONU per la proibizione delle armi nucleari (https://retepacedisarmo.org/disarmo-nucleare/trattato-tpnw-strada-maestra-contro-minaccia-armi-nucleari/), approvato nel 2017, entrato in vigore nel 2021 e mai sottoscritto dal governo italiano, nonostante l’appello di molti consigli comunali e nonostante il fatto che il nostro Paese, a causa della presenza di decine di testate nucleari USA tra Aviano e Ghedi, sia un sicuro target nucleare nella guerra atomica minacciata.

La riduzione delle spese militari e il sostegno della campagna “Dividendo per la Pace” (https://www.vita.it/it/blog/disarmato/2021/12/19/dividendo-di-pace-quando-il-pensiero-razionale-scende-in-campo-contro-quello-magico/5107/) proposta da 50 scienziati e premi Nobel per una riduzione concordata tra gli Stati ONU del 2% ogni anno delle spese militari che renderebbe disponibili risorse enormi per la lotta contro la pandemia, contro il cambiamento climatico e la diseguaglianza.

La istituzione di un Ministero della Pace (www.ministerodellapace.org), affinchè, al pari della difesa, anche la necessità di promuovere e sviluppare la pace sia riconosciuta a livello istituzionale e diventi parte integrante della politica del nostro Paese.

Il sostegno, anche organizzativo, alla Difesa civile nonviolenta e la  costituzione dei Corpi civili di pace, già previsti dalla legislazione vigente. Nel paese dove le temperature superano i 40°C e, ogni estate è devastato da numerosi incendi da sud a nord, abbiamo solo 15 canadair per spegnerli e stiamo acquistando invece, da anni, ben 90 cacciabombardieri F35 capaci di appiccare incendi nucleari in giro per il mondo.

La riconversione delle industrie di armi, disincentivando la produzione ed il commercio di armamenti che alimentano i vari conflitti nel mondo.

L’esercizio del controllo sull’applicazione della legge 185/1990 inerente l’esportazione di armi, denunciando e fermando gli espedienti commerciali che aggirano la legge e alimentano guerre. Il rispetto Trattato ATT (https://www.un.org/disarmament/ATT/docs/Draft_ATT_text_27_Mar_2013-E.pdf), sul commercio delle armi, sottoscritto da 111 Paesi, tra cui l’Italia che lo ha ratificato nel 2013 con voto unanime del Parlamento,

La promozione della Pace, di una cultura di Pace e di Nonviolenza nelle scuole e nelle università, valorizzando le reti degli studenti per la pace e promuovendo lo studio della Costituzione Italiana.

La promozione e la realizzazione di corridoi umanitari, anche a partire dal nostro territorio, come strumento di protezione verso vittime dei conflitti e persone bloccate lungo le rotte migratorie. 

Chiediamo a Voi, Candidate e ai Candidati al Parlamento italiano, di sottoscrivere il vostro impegno affinché tutti gli obiettivi sopra esposti possano essere realizzati. 

Vi chiediamo di inviare la vostra sottoscrizione al testo di impegni all'indirizzo: casadellapaceparma@gmail.com

Le sottoscrizioni verranno rese pubbliche. Inoltre invitiamo fin da ora le Candidate e i Candidati che avranno inviato la sottoscrizione a un incontro pubblico che si terrà il giorno 12 settembre, alle ore 18, presso il salone conferenze dei Missionari Saveriani in viale San Martino 8, Parma.

Casa della pace Parma Ets

Associazione Papa Giovanni XXIII

CIAC onlus

Coordinamento Pace e Solidarietà odv

Missione Oggi

Comunità di servizio e accoglienza Betania odv

Associazione Missionari Saveriani onlus

Gruppo Mission aps

Liberacittadinanza

Coordinamento per la Democrazia Costituzionale

Comitato Chiamata contro la guerra

Libera

Rete Kurdistan Parma

Rete carcere odv

Associazione Jumbo

Società Missionaria di Maria

Commissione di audit sul debito pubblico

Associazione amicizia Italia Birmania “Giuseppe Malpeli”

Consorzio delle cooperative di solidarietà sociale

Consulta Giustizia Pace e Salvaguardia del Creato

San Cristoforo onlus

Azione cattolica Parma

Donne in nero

Laicato saveriano

Parma per gli altri odv

Aps Generazioni precarie/Art lab

Centro interculturale

Kwa Dunia

Gruppo iniziativa territoriale di Banca Etica

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