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"Baby gang e violenza giovanile: fenomeno sottovalutato da Comune e Regione"

Il Vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponete della Lega, Fabio Rainieri, interviene sulle risse che si sono verificate nel corso dell’ultimo fine settimana

“Il fenomeno delle baby gang o comunque del diffondersi della delinquenza giovanile a Parma continua ad essere sottovalutato e rischia di andare fuori controllo”. È quanto ha dichiarato il Vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponete della Lega, Fabio Rainieri, intervenendo sulle risse che si sono verificate nel corso dell’ultimo fine settimana con protagonisti molti giovani.

“Le amministrazioni comunale di Parma e regionale, guidate dai due alleatissimi, Pizzarotti e Bonaccini, continuano a non voler affrontare seriamente il problema, da una parte considerando solo la soluzione dell’impegno per l’educazione civica dei ragazzi e dall’altra scaricando il barile sullo Stato perché unica istituzione competente rispetto all’ordine pubblico – ha proseguito Rainieri – È dal 2017 che in Assemblea regionale stiamo inutilmente insistendo perché vi sia più impegno su questo problema. Ci siamo sentiti rispondere dalla Giunta regionale ancora lo scorso mese di marzo e per l’ennesima volta che la ricerca sul campo ha ridimensionato la preoccupazione per il fenomeno delle street gang, conosciute appunto anche come baby gang o bande giovanili. Era anche stata ribadita per la terza volta la promessa, già fatta nel 2017 ma ancora non mantenuta, di sottoporre la problematica all’Osservatorio regionale per la legalità, ma ancora non abbiamo avuto alcun riscontro che tale organismo regionale l’abbia affrontata.

Eppure, il problema se si vuole, lo si può affrontare. Basta guardare quello che fanno altre amministrazioni comunali di capoluoghi di provincia in Emilia-Romagna, come Piacenza e Ferrara non a caso guidate dal centrodestra e pure Modena, anche se guidata dal centrosinistra. Nel corrente 2021 hanno concluso accordi di programma per utilizzare centinaia di migliaia di euro provenienti dalla Regione per migliorare la sicurezza in aree degradate di quelle città dove prolifera la delinquenza soprattutto giovanile, con progetti che non trascurano l’azione educativa verso i ragazzi ma prevedono anche l’aumento della videosorveglianza e il potenziamento dei controlli della polizia locale. Cosa aspetta il Comune di Parma a fare la stessa cosa per tutta la zona attorno alla stazione da viale Toschi e via Verdi al quartiere San Leonardo? L’ultimo utilizzo di fondi regionali per la sicurezza a Parma ha invece riguardato nel 2018 soli 11500 euro per il progetto “Percorsi di democrazia” che prevede azioni di cura dei valori democratici e di legalità contro le infiltrazioni mafiose. Prima l’amministrazione Pizzarotti aveva fatto ancora peggio, se si pensa che per migliorare la sicurezza a San Leonardo, aveva usato i fondi regionali per aprire una sede distaccata della polizia locale a San Leonardo che stava aperta poche ore al giorno con i vigili dietro una scrivania ed ora sembra sia stata definitivamente chiusa vista la sua inutilità”.
 

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