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Barilla: un francobollo speciale celebra i 145 anni tra cibo, arte e innovazione

Il soggetto è una mongolfiera e rielabora un manifesto d’autore del 1947, a ricordare il legame dell’azienda con l’arte e l’estetica del suo tempo, ma anche la sua capacità di “salire in alto” e guardare verso il futuro

Da sempre, Barilla sposa l’immaginario, la fantasia e l’arte alla concretezza del “saper fare” e del produrre cibo. Un legame che ha dato vita a campagne di comunicazione d’autore e a “popolare” gli uffici e il pastificio di Parma di quadri e sculture. 

A chiudere idealmente questo cerchio, Barilla festeggia i suoi 145 anni con un francobollo speciale che racconta e interpreta la storia dell’azienda, il suo rapporto con l’arte, la capacità di guardare al futuro e la vocazione a rispondere con l’innovazione ai bisogni di ogni epoca del suo tempo.

Il francobollo, emesso dallo Stato italiano il 6 dicembre, appartiene alla serie tematica “le eccellenze del sistema produttivo ed economico”, nata per promuovere la capacità professionale e imprenditoriale italiana e riservata ad Aziende che hanno fatto la differenza per il nostro Paese. Il francobollo è relativo al valore della tariffa B, pari attualmente a 1,20 euro, e la tiratura è di 300.015 esemplari

Tutto inizia a Parma nel 1877, con una piccola bottega di pane e pasta. 145 anni dopo, Barilla è ancora un’azienda di famiglia, non quotata in Borsa, presieduta dai fratelli Guido, Luca e Paolo Barilla. Grazie a un percorso contraddistinto da passione, qualità e attenzione alle esigenze delle persone, quel negozio è diventato la “Barilla” che conosciamo oggi: un attore mondiale nel mercato della pasta, dei sughi pronti, dei prodotti da forno e dei pani croccanti, presente in oltre 100 Paesi, con le sue marche e con 30 siti produttivi, che ogni anno concorrono alla produzione di oltre 2 milioni di tonnellate di prodotti.

Il Francobollo Barilla ha come soggetto una mongolfiera ed ha al centro il nuovo logo Barilla, con l’anno di fondazione, un rosso più intenso, per descrivere al meglio l’amore di Barilla per la pasta. L’assenza della sua componente bianca, storico riferimento alla pasta all’uovo, descrivere al meglio un’offerta ormai più ampia, differenziata e inclusiva, per rispondere ai bisogni in evoluzione del consumatore, come ad esempio la pasta integrale e la pasta senza glutine. La mongolfiera rielabora uno storico manifesto del 1947, realizzato dal pittore e grafico Giuseppe Venturini da un’idea di Carlo Mattioli, a ricordare come negli anni l’arte si sia sempre intrecciata con la visione imprenditoriale di Barilla. L’opera in questione (“In alto dal 1877”) rappresentava un’azienda e un Paese: la fiducia nel domani, la volontà di lasciarsi alle spalle le difficoltà del dopoguerra e tornare “in alto”. 

Da quella prima “mongolfiera” sono passati 75 anni, ma Barilla non ha mai smesso di salire e allargare i suoi orizzonti. Ha attraversato boom e recessioni, globalizzazione e pandemia, tra innovazioni tecnologiche (dall’invenzione del packaging per la pasta a quella stampata in 3D o realizzata con farina di legumi), culturali (la nascita, con Mulino Bianco, della colazione all’italiana), campagne di comunicazione diventate fenomeni di costume, fino alle grandi tematiche mondiali dello sviluppo sostenibile, della nutrizione, dell’inclusione sociale, della parità di genere

Un viaggio raccolto e immortalato in un Archivio Storico che, dal 1987, custodisce la storia dell’azienda. Un patrimonio storico oggi interamente digitalizzato e accessibile a tutti, riconosciuto dal Ministero della Cultura ‘di notevole interesse storico’ perché “racconta l’evoluzione del costume italiano”. 

Il Francobollo per i 145 anni Barilla vuole idealmente tramandare verso il futuro questa visione positiva e ottimista di un’azienda sempre proiettata verso il domani. E si candida a oggetto del desiderio per appassionati e collezionisti, a ridosso del Natale, momento clou per regalarsi il cibo e scambiarsi (o spedirsi) lettere e cartoline d’auguri. Secondo un’indagine Ixè, sono oltre 10,7 milioni (+24%) i cesti con regali enogastronomici entrati nelle case degli italiani per le ultime feste di Natale. Mentre la rinnovata passione globale per lettere e cartoline (rigorosamente scritte a mano e imbucate nella cassetta delle lettere) vede quasi 5mila italiani iscritti sulla piattaforma-fenomeno postcrossing, che si sono spediti e hanno ricevuto oltre 1,2 milioni di cartoline. 

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