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Nas in prima linea durante la pandemia, il Comandante: "I parmigiani hanno rispettato le norme, solo il 10% di irregolarità"

Intervista a Domenico Guerra: "Dal supporto al trasporto dei vaccini ai controlli per le regole anticontagio e il Green pass: ecco come abbiamo lavorato in questi due anni"

Li abbiamo visti nei centri vaccinali, nelle strutture ricettive per anziani, nei negozi e alle fermate degli autobus per il controllo del Green pass. Sempre in prima linea durante il periodo più duro della pandemia e nelle fasi successive, i Nas carabinieri di Parma hanno lavorato senza sosta per garantire la sicurezza dei cittadini. Il comandante Domemico Guerra sottolinea: "I parmigiani hanno rispettato le norme: in città e provincia abbiamo registrato solo il 10% di irregolarità". 

Com’è cambiato il vostro lavoro durante l’emergenza Covid, nel periodo più intenso della pandemia e in queste settimane?

"Il Nas carabinieri di Parma, fin dalle prime fasi dell’emergenza sanitaria causata dal diffondersi del Covid-19, ha garantito supporto ed assistenza alle Autorità Sanitarie ed alla popolazione su tutto il territorio di competenza, che comprende, oltre a Parma e provincia, anche le province di Modena, Piacenza e Reggio Emilia. 

L’impegno iniziale ha riguardato anche attività non connesse con i compiti istituzionali di vigilanza e controllo deputati alla specialità, ponendosi a disposizione della collettività anche supportando e agevolando il trasporto dei reagenti presso i laboratori provinciali e regionali in occasione degli screening di massa nonché un’intensa attività finalizzata a supportare l’Ausl nell’esecuzione domiciliare dei tamponi e di identificazione di tutti i possibili contatti attraverso capillari e precise indagini epidemiologiche caratterizzate da un’attenta raccolta di informazioni nel corso di mirati servizi sul territorio di tutta la provincia di Parma.

Nella fase successiva, l’attività del nucleo è stata essenzialmente incentrata alla verifica: dell’osservanza degli obblighi imposti dai vari Dpcm presso esercizi commerciali, mezzi di trasporto, scuole di ogni ordine e grado, ristoranti e bar, sale scommesse, palestre, centri estetici e massaggi, con riferimento anche alla corretta esecuzione delle operazioni di sanificazione per il contenimento del contagio; delle attività di vendita a distanza (mercato online) e l’offerta di farmaci vietati o vantanti false proprietà curative del Covid; della regolarità del commercio di mascherine, dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale (d.p.i.) ed il contrasto a pratiche speculative; delle strutture ricettive per anziani e disabili e relativa idoneità gestionale, organizzativa ed assistenziale, in tema di adozione delle misure “anticovid”; dell’osservanza delle norme “anticovid” sui mezzi di trasporto pubblico; dell’osservanza delle corrette procedure per l’esecuzione dei tamponi antigenici presso le farmacie e i laboratori di analisi.

È stata anche svolta attività di vigilanza e supporto presso l’hub vaccinale di Parma, dislocato in un primo momento in località Moletolo e successivamente in via Mantova. Attualmente l’attività è focalizzata principalmente sul controllo del regolare possesso delle certificazioni verdi “Green pass” allorquando previsto, sul rispetto degli obblighi vaccinali previsti per alcune categorie di lavoratori, sulla regolarità delle certificazioni di esenzione vaccinale ed, in generale, sul rispetto delle vigenti norme di contenimento del Covid 19". 

NAS Parma Hub vaccinale-2

Per quanto riguarda i controlli su Green pass e le misure anticontagio, secondo il vostro osservatorio a Parma e provincia le regole sono state, in generale, rispettate? Avete una percentuale di irregolarità riscontrate, rispetto al numero di controlli effettuati? 

"Dall’inizio dell’emergenza pandemica, il Nas di Parma, per verificare il rispetto delle norme di contenimento del contagio, ha svolto, in costante sinergia con i carabinieri del Comando Provinciale di Parma, migliaia di controlli sul territorio. In generale, rispetto ai controlli sulle misure anticontagio svolti nelle quattro province di competenza, abbiamo registrato l’8% di non conformità. Per quanto riguarda, in particolare, Parma e provincia, rispetto al totale dei soli controlli effettuati sui Green Pass, abbiamo registrato circa il 10% di non conformità. Alla luce di questa percentuale, che chiaramente è solo parzialmente indicativa, possiamo affermare che le regole, in generale, sono state rispettate dalla maggioranza della popolazione"

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Quali sono i vostri ambiti di intervento nel nostro territorio?

Alle dipendenze funzionali del Ministero della Salute, i NAS vigilano quotidianamente, anche in tutta la provincia di Parma, sulla rigorosa osservanza della normativa europea, nazionale e regionale in materia di: produzione alimentare (salubrità alimenti e bevande, animali da reddito, mangimi); sanità (pubblica e privata, professionisti/arti sanitarie, farmaceutica, antidoping, animali d’affezione, oggetti e sostanze pericolose). In particolare, essendo Parma, tra le provincie italiane, quella con una più alta concentrazione di aziende nel settore agro-industriale e di eterogenee tipologie di prodotti di elevata qualità, tra  cui il  “Prosciutto di Parma”, il “Culatello di Zibello” ed il formaggio “Parmigiano Reggiano”, gli ambiti di intervento del Nas di Parma sono incentrati, principalmente, sul controllo degli stabilimenti alimentari dediti alla produzione di salumi tipici, prodotti lattiero caseari, pasta, biscotti ed altri prodotti da forno, conserve animali e vegetali, alimenti zootecnici, conserve ittiche, liquori e zuccheri". 

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Qual è il percorso per entrare a far parte dei NAS?

"Per entrare a far parte dei NAS (Nuclei Antisofisticazione e Sanità) è necessario essere arruolati nell’Arma dei Carabinieri. Periodicamente, ovvero ogni qual volta per esigenze di organico dovesse essere necessario, vengono pubblicate specifiche interpellanze finalizzate, appunto, a incrementarne il personale. All’interpellanza può aderire il personale del Ruolo Ispettori (Marescialli) dell’Arma dei Carabinieri in possesso di precipui requisiti professionali, ovvero: aver conseguito una laurea di 1° livello o diploma universitario; aver riportato valutazioni professionali “superiori alla media”; aver compiuto un biennio di servizio presso un Comando Carabinieri dell’Arma Territoriale. I candidati vengono individuati mediante selezioni e sono ammessi a svolgere un corso di formazione a livello accademico (attualmente in un’Università degli Studi di Roma), articolato in: 1^ fase: corso di specializzazione frontale della durata di 9 settimane; 2^ fase: tirocinio teorico-pratico di 6 mesi presso il Nas di destinazione; 3^ fase: follow-up addestrativo della durata di 5 giorni, previo superamento di esami intermedi, finali e discussione di una tesi in ambito specialistico". 

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