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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il carcere scoppia ma in via Burla manca il Garante dei detenuti da otto mesi

Dopo la nomina, a febbraio, di Roberto Cavalieri come garante regionale manca una figura essenziale per la mediazione delle situazioni più critiche. Dopo l'episodio dell'olio bollente la penitenziaria torna a chiedere nuovi strumenti di difesa

La situazione nel carcere di massima sicurezza di Parma, dopo gli ultimi episodi di violenza, è esplosiva. Da otto mesi però il carcere parmigiano non ha un Garante dei detenuti. Il ruolo è stato infatti ricoperto, fino a febbraio del 2002, da Roberto Cavalieri, poi scelto per svolgere il ruolo di Garante regionale dei detenuti per tutta l'Emilia-Romagna.

Da quel momento in poi manca la figura del Garante dei detenuti di Parma, che potrebbe mediare in numerose situazioni di tensione che si verificano all'interno del penitenzario di Parma e che svolge un ruolo di sensibilizzazione rispetto alle condizioni di vita e all'inserimento sociale dei detenuti. I sindacati degli agenti della polizia penitenziaria, intanto, sono tornati a denunciare le carenze di organico e a chiedere strumenti di difesa, come il taser (L'INTERVISTA).  

Per sostituire il vecchio Garante dei detenuti il Comune di Parma deve pubblicare un avviso per la presentazione delle candidature e poi votare in Consiglio comunale per l'elezione di uno dei candidati.

Il ruolo, svolto gratuitamente e quindi senza alcun compenso, prevede una serie di azioni da effettuare, come scritto nel regolamento approvato nel 2018 dal Consiglio comunale. Dopo l'elezione a sindaco di Michele Guerra ora spetta all'Amministrazione cercare un sostituto per un ruolo che, soprattutto dopo l'episodio del lancio di olio bollente contro un poliziotto, è di fondamentale importanza per tutto il territorio

Garante dei detenuti: ecco cosa dovrebbe fare 

"Il Garante - si legge nel regolamento approvato - opera per migliorare le condizioni di vita e di inserimento sociale delle persone private della libertà personale mediante: la promozione di iniziative di sensibilizzazione pubblica sui temi dei diritti umani e dell’umanizzazione delle pene delle persone comunque private della libertà personale; la promozione di iniziative volte ad affermare per le persone private della libertà personale il pieno esercizio dei diritti comportanti relazioni ed interazioni operative anche con altri soggetti pubblici competenti in materia.

Il Garante, svolge le sue funzioni anche attraverso intese e accordi con le Istituzioni interessate volti a consentire una migliore conoscenza delle condizioni delle persone private della libertà personale, mediante visite ai luoghi ove esse stesse si trovino, nonché con associazioni ed organismi operanti per la tutela dei diritti della persona. Il Garante partecipa agli incontri periodici del Comitato Locale per l’area dell’Esecuzione Penale Adulti (C.L.E.P.A) istituito in attuazione del "Protocollo d’Intesa tra il Ministero di Grazia e Giustizia e la Regione Emilia Romagna per il coordinamento degli interventi rivolti ai minori imputati di reato e agli adulti sottoposti a misure penali restrittive della libertà".

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