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Detenuti: il carcere di via Burla è rimasto senza Garante

Dopo la nomina di Roberto Cavalieri come garante regionale il suo posto è rimasto vacante: il Comune deve indire un avviso per la presentazione delle candidature, poi il voto in Consiglio Comunale

Dopo l'elezione, avvenuta nel mese di febbraio, dell'ex garante dei detenuti del comune di Parma Roberto Cavalieri come Garante regionale dei detenuti, il suo posto come riferimento per le persone ristrette della libertà nel carcere di massima sicurezza di via Burla è rimasto vacante. Per sostituire Cavalieri il Comune di Parma deve pubblicare un avviso per la presentazione delle candidature e poi votare in Consiglio comunale per l'elezione di uno dei candidati.

Il ruolo, svolto gratuitamente, prevede una serie di azioni da effettuare, come scritto nel regolamento approvato nel 2018 dal Consiglio comunale. E' probabile che la procedura per l'individuazione del nuovo garante non venga attivata prima della fine del mandato del Pizzarotti: sarà il nuovo sindaco a farsi carico della questione e a cercare un sostituto per un ruolo che, soprattutto in questi giorni con l'incendio di quattro celle da parte dei detenuti, è di fondamentale importanza per tutto il territorio. 

Garante dei detenuti: ecco cosa fa 

"Il Garante - si legge nel regolamento approvato - opera per migliorare le condizioni di vita e di inserimento sociale delle persone private della libertà personale mediante: la promozione di iniziative di sensibilizzazione pubblica sui temi dei diritti umani e dell’umanizzazione delle pene delle persone comunque private della libertà personale; la promozione di iniziative volte ad affermare per le persone private della libertà personale il pieno esercizio dei diritti comportanti relazioni ed interazioni operative anche con altri soggetti pubblici competenti in materia.

Il Garante, svolge le sue funzioni anche attraverso intese e accordi con le Istituzioni interessate volti a consentire una migliore conoscenza delle condizioni delle persone private della libertà personale, mediante visite ai luoghi ove esse stesse si trovino, nonché con associazioni ed organismi operanti per la tutela dei diritti della persona. Il Garante partecipa agli incontri periodici del Comitato Locale per l’area dell’Esecuzione Penale Adulti (C.L.E.P.A) istituito in attuazione del "Protocollo d’Intesa tra il Ministero di Grazia e Giustizia e la Regione Emilia Romagna per il coordinamento degli interventi rivolti ai minori imputati di reato e agli adulti sottoposti a misure penali restrittive della libertà".

Il Garante promuove inoltre l’esercizio dei diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile e di fruizione dei servizi comunali delle persone comunque private della libertà personale ovvero limitate nella libertà di movimento, domiciliate, residenti o dimoranti nel territorio del Comune di Parma, con particolare riferimento ai diritti fondamentali, al lavoro, alla formazione, alla cultura, all'assistenza, alla tutela della salute, allo sport, per quanto nelle attribuzioni e nelle competenze del Comune medesimo, tenendo altresì conto della loro condizione di restrizione; 5. Il Garante svolge la sua attività in piena libertà ed indipendenza e non è sottoposto ad alcuna forma di controllo gerarchico e funzionale". 

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