rotate-mobile
Martedì, 19 Marzo 2024
la storia

"Viviamo in 10 metri quadrati con la muffa alle pareti, mia moglie è gravemente malata: ora rischiamo lo sfratto"

A Parma c'è chi vive in posti come questo. La storia di M., muratore 44enne cittadino italiano arrivato 22 anni fa dalla Tunisia nella nostra città: "Lavoro nei cantieri del centro e ho sempre pagato l'affitto: da 9 anni ho un contratto regolare in questo posto ma ora il proprietario ha venduto l'immobile e devo uscire"

Entrando all'interno del tugurio, perchè di questo si tratta, utilizzato come abitazione - con tanto di regolare contratto d'affitto - in via Corso Corsi a Parma si respira faticosamente. La muffa alle pareti è visibile appena dentro. A dire il vero non si riesce nemmeno a spalacancare completamente la porta che, aprendosi, urta il letto, sistemato proprio a ridosso di una parete piena di muffa. Dieci metri quadrati circa: oltre al letto, i fornelli per cucinare, una sola piccola finestra e il bagno, senza finestra. Il riscaldamento non c'è. 

Nella 'ricca' Parma si vive anche in posti come questo. M, muratore regolare di 44 anni e cittadino italiano da due anni, è arrivato 22 anni fa nella nostra città dalla Tunisia. Da nove anni vive, con regolare contratto d'affitto, all'interno di questa abitazione di circa 10 metri quadrati a ridosso del centro storico della città. Da due anni con lui vive anche la moglie, che ha problemi respiratori ed è asmatica. Passare ore e ore in un edificio pieno di muffa non le fa certo bene. 

L'ingresso al piano terra è spettrale: una volta dentro una porta, che sembra più quella di uno scantinato, consente l'ingresso in casa. M. ha pagato mensilmente 300 euro d'affitto per nove anni. E' impiegato come operaio edile nei cantieri edili del centro storico di Parma: è uno di quei lavoratori che sono alla base dello sviluppo della città, in senso materiale: senza il suo lavoro manuale infatti le ristrutturazioni, anche quelle con il bonus del 110%, non sarebbero possibili. 

casa-via-corsi1

"Dopo nove anni di pagamenti regolari dell'affitto - racconta M. a Parmatoday - mi hanno dato lo sfratto perchè i due locali al piano terra, compreso il mio, sono stati venduti ad un nuovo proprietario. Non per una morosità da parte mia quindi ma perchè il proprietario ha deciso di vendere e il nuovo non vuole inquilini. Dobbiamo uscire di casa ma non sappiamo dove andare: non riesco a trovare una casa in affitto. Lo sfratto è stato rinviato al 13 dicembre e quel giorno dovremo per forza uscire. Siamo in contatto con i servizi sociali del polo di via Verona e abbiamo un appuntamento in Comune per cercare una soluzione temporanea". 

Il 15 novembre 2022 l'ufficiale giudiziario si è presentato a casa sua per lo sfratto, rinviato poi al 13 dicembre, grazie anche all'intervento di mediazione degli attivisti della Rete Diritti in Casa. Come abbiamo visto il mercato degli affitti è fuori controllo e completamente 'drogato'. "Non riusciamo a trovare una casa in affitto: abbiamo provato per tanto tempo ma quasi tutti ci dicono che affittano solo a studenti o che preferiscono affittare per periodi brevi le abitazioni ai turisti, per esempio utilizzando la piattaforma Airbnb"

casa-via-corsi3

Nonostante il lavoro con un contratto regolare nel settore dell'edilizia M. ha sempre avuto difficoltà a trovare una soluzione abitativa in affitto. Ora, dovrà affrontare ancora una volta l'ingresso dell'ufficiale giudiziario. "Quando 22 anni fa sono arrivato a Parma - prosegue l'inquilino - ho iniziato a lavorare come muratore nei cantieri di Parma e da allora faccio quello. La casa è sempre stata un problema: dopo essere stato ospitato per anni da alcuni amici ho sottoscritto il contratto d'affitto per questo posto, che non si può chiamare casa. C'è la muffa alle pareti e mia moglie ha grossi problemi respitatori. Non c'è il riscaldamento e in bagno non ci sono finestre: viviamo nelle condizioni che può vedere. I vestiti ammassati e il letto sotto alla parete piena di muffa. Non c'è nemmeno il riscaldamento. Ho fatto domanda per le case popolari ma mi hanno dato solo 6 punti in graduatoria, il che vuol dire che non siamo assolutamente in lizza per avere l'assegnazione di un alloggio". Dopo l'incontro con i servizi sociali - che si è svolto il 25 novembre - il Comune di Parma avrebbe garantito solo il dormitorio separato per il marito e la moglie, nel caso in cui i coniugi venissero sfrattati il 13 dicembre. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Viviamo in 10 metri quadrati con la muffa alle pareti, mia moglie è gravemente malata: ora rischiamo lo sfratto"

ParmaToday è in caricamento