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Cirio, consumatori rimborsati a Parma: non erano state fornite adeguate informazioni sul rischio

Un'altra vittoria dell’avvocato Giovanni Franchi in materia di risparmio tradito

Con sentenza n. 413 pubblicata l'11.3.2019 il Tribunale di Parma ha risolto il contratto di compravendita di obbligazioni Cirio stipulato il 6.8.11 da marito e moglie con il Credito Bergamasco s.p.a. E ha condannato l'istituto di credito a rifondere ai clienti la somma investita di 9.882,54 euro, oltre interessi dalla domanda e spese di lite.
 
Il Tribunale ha ritenuto inadempiente l'intermediario per non avere fornito adeguate informazioni sul prodotto finanziario in considerazione della costante giurisprudenza in materia, anche della Suprema Corte (Cass. .1734/08), per la quale la banca intermediaria, prima di effettuare operazioni, ha l'obbligo di fornire all'investitore un'informazione adeguata in concreto, tale da soddisfare le specifiche esigenze del singolo rapporto, in relazione alle caratteristiche personali e alla situazione finanziaria del cliente, e, a fronte di un'operazione non adeguata, può darvi corso soltanto a seguito di un ordine impartito per iscritto dall'investitore in cui sia fatto esplicito riferimento alle avvertenze ricevute. La sentenza ottenuta a Parma costituisce un'ulteriore speranza per coloro che hanno investito in titoli a rischio, come le obbligazioni Carife, Banca Marche, Banca Etruria e di altri istituti finiti in "default".

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