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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Commercio: le proposte di Ascom ai futuri candidati sindaco

Dagli insediamenti commerciali al centro storico, dal degrado alla sicurezza: tutte le proposte sul tavolo. Il direttore di Ascom, Franchini: "Serve il Vigile di quartiere e il personale incaricato alla raccolta rifiuti per il degrado"

Presentati presso la sede di Ascom Parma i contenuti del Documento Proposta che l’Associazione ha realizzato per offrire il proprio contributo di conoscenza ai candidati sindaco nelle prossime elezioni amministrative, sintetizzando problematiche ed evidenziando gli interventi più urgenti da mettere in atto.  Nello specifico, sono 10 i temi che vengono analizzati nel Documento Proposta ed ampiamente esposti da Claudio Franchini, Direttore Ascom,  sono:

  1. Gli insediamenti commerciali – cos’è cambiato dal 2017 ad oggi
  2. Centro storico – un progetto di rigenerazione urbana e sviluppo sostenibile
  3. Accessibilità e vivibilità per una città attrattiva
  4. Sicurezza e degrado
  5. Turismo
  6. Infrastrutture
  7. Imposte comunali e No Tax Area
  8. Qualità dell’aria
  9. Focus sui quartieri
  10. Proposte per una maggiore efficienza della macchina amministrativa comunale. “Innanzitutto – afferma Franchini - evidenziamo come negli ultimi 5 anni la nostra città abbia invertito la spinta di investimenti commerciali e attrattivi di grandi dimensioni posizionati nello spazio extraurbano, un dogma perseguito nei precedenti ultimi 15 anni, riuscendo a sviluppare quella consapevolezza circa l’esistenza di un forte squilibrio commerciale e la conseguente necessità di puntare su politiche di consumo suolo zero e di rigenerazione urbana, che tra l’altro accomunano Parma al resto della regione e del nord Italia”.

Parallelamente l’esagerata espansione nei primi 15 anni degli anni 2000 e diversi fattori economici (vedasi la crescita dell’e-commerce) nonché politici, sia a livello nazionale che regionale, hanno messo in gravi difficoltà l’attrattività commerciale dei centri storici delle città medio grandi del nostro Paese.  A tutto questo si è aggiunta la pandemia che ha modificato gli interessi degli investitori a livello internazionale, non rendendo più attrattive le grandi superfici, e ha invece rivalorizzato i negozi di vicinato di piccole medie dimensioni nei centri storici.

I dati evidenziano inoltre come il problema del degrado e sicurezza sia uno dei primi segnalati sia dai commercianti che dalla clientela in modo trasversale in tutti i quartieri della città e pertanto le proposte che arrivano dalla base associativa sono dunque, in maniera univoca, indirizzate verso una maggiore presenza fisica di forse dell’ordine per la sicurezza, attraverso l’istituzione del Vigile di quartiere e del personale incaricato alla raccolta rifiuti per il degrado, attraverso l’istituzione dello Spazzino di Quartiere.

 “Crediamo che Investire sulle potenzialità commerciali della città significhi stanziare annualmente all’interno del bilancio del Comune una cifra triplicata (€ 1.500.000,00) rispetto a quella investita nel 2021 per i progetti di qualificazione urbana del centro, permettendo in questo modo di ampliare gli interventi anche sugli assi commerciali limitrofi al centro” - continua Franchini.

“La nostra esperienza – ha dichiarato Vittorio Dall’Aglio Presidente Ascom Parma - ci ha insegnato, in tanti anni di attività sindacale, che il bene delle imprese il più delle volte coincide con il bene del territorio, in quanto il commercio, ma anche   il turismo e i servizi, nella storia hanno sempre prosperato in luoghi che avevano le caratteristiche di essere attrattivi, vivaci e sicuri. In questi anni abbiamo compreso come la conoscenza della realtà, attraverso una puntuale raccolta di dati, sia l’unico modo per affrontare le problematiche e trovarne le soluzioni: per questo abbiamo sviluppato un Centro Studi strutturato e qualificato, le cui ricerche e analisi sono riconosciute a livello locale.”

“Per la redazione del nostro Documento – ha aggiunto Dall’Aglio - abbiamo affiancato, all’analisi dei dati ufficiali disponibili, un intenso lavoro di raccolta delle criticità e delle esigenze delle aziende sia attraverso sopralluoghi diretti che indagini somministrate alle attività dei diversi quartieri cittadini. Particolare attenzione è stata poi dedicata al centro storico per il quale abbiamo voluto realizzare una specifica indagine, commissionata all’Istituto Nazionale di Ricerca Format Research, sulle imprese e sui consumatori i cui risultati sono a nostro avviso fondamentali per le scelte pubbliche che i futuri amministratori dovranno affrontare nell’ottica di salvaguardare un settore, quello del terziario, che rappresenta oltre il 60% dell’economia locale.” 

In questa direzione vanno i progetti di rigenerazione urbana presentati da alcuni assi del centro storico di Parma, ampiamente illustrati nel Documento, che riflettono una nuova visione relativa all’accessibilità al centro delle autovetture, spostando l’attenzione sulla realizzazione di nuovi spazi urbani di convivialità che favoriscano lo shopping in un ambito bello, attraente e rilassante. Proprio su questo tema innovativo e prioritario per le imprese e il territorio il Documento propone anche soluzioni integrate di modalità di accesso al centro storico, per es. l’utilizzo di specifiche navette zona nord/zona sud centro storico al fine di decongestionare il traffico cittadino o l’utilizzo più razionale dei parcheggi.

Ampio capitolo inoltre è stato riservato al tema Qualità dell’aria e Politiche collegate, in cui viene confermato, attraverso fonti ufficiali e dati quali/quantitativi, come le limitazioni al traffico non abbiano effetti sulle emissioni di particolato (es PM10) dal momento che questo inquinante non deriva, se non in percentuali limitate, dall’utilizzo delle autovetture e dei mezzi di trasporto merci, ma subisce gli effetti principalmente di caldaie e politiche agricole. Inoltre per quanto riguarda il biossido di azoto, più direttamente collegato al traffico veicolare, si deve evidenziare che a Parma risultano da almeno 5 anni sotto i limiti di soglia di rischio stabiliti dalla Unione Europea.

Il Documento evidenzia poi quartieri in gravissima difficoltà sia abitativa che commerciale (Oltretorrente, Pablo e San Leonardo) sui quali nei prossimi anni “sarà necessario – sottolinea Franchini - che la prossima Amministrazione concentri investimenti in opere strutturali abitative e in contenitori pubblico privati attrattivi, attraverso anche l’utilizzo appropriato dei finanziamenti inseriti nel PNRR nonché la sperimentazione di una politica di “no tax area” in queste zone della città.”

Il turismo nei prossimi anni riprenderà la sua centralità nell’economia della nostra città per questo si chiede alla nuova Amministrazione di mantenere i punti di forza storici quali sono il sistema fieristico (con le sue grandi manifestazioni) il rilancio del settore congressuale e favorire l’ampliamento dei collegamenti nazionali e internazionali puntando sull’asse Tirreno/Brennero e sul potenziamento dei voli turistici dell’aeroporto di Parma.

Infine, per raggiungere gli obiettivi che si sono analizzati nel Documento occorre un’adeguata macchina amministrativa che riesca ad attuare provvedimenti sostenibili, secondo principi di efficienza, attraverso tempi e azioni coerenti con gli scopi prefissati. “Per questo occorre mettere a terra la volontà politica con modalità smart, vale a dire specifiche, misurabili, raggiungibili e tempizzate – evidenzia  Vittorio Dall’Aglio – Per questo sottoponiamo  alla futura Amministrazione alcune proposte, quali la reintroduzione per il centro storico della figura del city manager,  un maggior coordinamento fra i diversi assessorati su progetti di interesse comune e la richiesta di un assessorato specifico per la sicurezza e il degrado con lo stanziamento naturalmente di risorse adeguate”.

IL Documento, che nella sua forma cartacea sarà un volume di 80 pagine,  verrà presentato e consegnato individualmente alle diverse Segreterie dei Partiti e Movimenti che stanno sviluppando la dialettica politica per le prossime elezioni Amministrative. “Questo perché la nostra volontà – conclude Dall’Aglio- è quella di informare in maniera chiara e trasparente sugli indirizzi della nostra Associazione relativamente al futuro di Parma e al nostro Progetto di città”.

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