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"Con il Green pass nei locali si rischia il default"

Il presidente di Fipe Parma, Ugo Bertolotti: "Chi deve controllare? Se i ristoratori sono già impegnati a tenere in piedi la loro attività"

Scatta domani l'obbligo del Green Pass, "un ulteriore aggravio per tutte le categorie che speriamo venga presto chiarito". Con queste parole, il presidente di Fipe-Parma, Ugo Bertolotti, accoglie la certificazione verde che servirà per consentire l'accesso ai luoghi al chiuso, come bar e ristoranti. Una misura che, secondo Bertolotti e molti ristoratori, penalizza ultetiormente il comparto della ristorazione, a lungo massacrato durante questo anno e mezzo di pandemia con decisioni che hanno limitato il flusso di clientela. "Auspico un utilizzo un po’ più semplice spontaneo - dice Bertolotti - tipo autocertificazioni. Ovviamente se questo deve servire per poter continuare a lavorare e non obbligare a chiudere di nuovo le attività, lo accettiamo. Di certo non è un sistema giusto per gli operatori, che hanno già tanto a cui dover pensare, impegnati a tenere in piedi le loro attività che stanno soffrendo economiche. Ma quello che fa più male - chiude Bertolotti - è il fatto che siano venuti a mancare anche i bellissimi aspetti  degli obiettivi futuri da raggiungere. Per far crescere le proprie attività servono. Oggi non ci sono".

Green pass, le regole: dove e quando serve

Bisognerà presentare il Green pass ogni volta che si vorrà entrare in luoghi al chiuso, come bar o ristoranti, ma anche palestre, piscine, musei e concerti. Può essere cartaceo o digitale, verrà rilasciato nei seguenti casi:  dopo aver fatto almeno una dose del vaccino contro il Covid-19, quando si risultata negativi a un test molecolare o antigenico rapido effettuato nelle ultime 48 ore, quando si è guariti dal Covid negli ultimi sei mesi. Questo è quanto stabilisce il decreto legge del 23 luglio 2021, deciso dal Consiglio dei ministri del 22 luglio.

Ma in queste ore, in cabina di regia, si andrà a discutere della possibile estension del Green pass: si cercherà di renderlo obbligatorio per i trasporti, per il personale della scuola, con le polemiche che continuano a tenere banco. 

Per i trasporti

Il Green Pass potrebbe diventare obbligatorio anche per salire su treni a lunga percorrenza (anche per i treni interregionali), su aerei, navi e traghetti. Ci sono due opzioni: quella più probabile, che prevede l'entrata in vigore del Green pass dal 6 agosto; una che spinge per l'entrata in vigore tra fine agosto e la prima settimana di settembre. 

Per la scuola 

L'orientamento di massima è quello di attendere almeno fino al 20 agosto per vedere se si supererà la quota del 90% dei vaccinati tra il personale scolastico. Parma, come ha fatto sapere l'assessore alla Mobilità Tiziana Benassi, è pronta, con la disposizione dei mezzi di trasporto che possono accogliere anche l'80% dei passeggeri, sperando che la situazione Covid non peggiori. Nel caso non si raggiungesse il target, scatterebbe un quasi obbligo di vaccinazione, pena l'obbligo di lavorare in dad (ipotesi soft) o la sospensione dello stipendio.

Il Green Pass sarà obbligatorio anche in zona bianca e dovrà essere esibito per consumare al tavolo in ristoranti e bar al chiuso; per accedere a musei e mostre; per assistere a spettacoli aperti al pubblico, ma anche a concerti, eventi e competizioni sportive; per partecipare alle attività al chiuso di centri culturali, sociali e ricreativi (con eccezione dei centri educativi per l'infanzia e i centri estivi); per entrare in centri benessere e strutture sportive al chiuso come piscine, palestre, o campi per sport di squadra, ma anche nei centri termali; per accedere a strutture sanitarie e RSA; per entrare in parchi tematici e di divertimento; per partecipare a fiere, sagre, convegni e congressi; per partecipare a feste e ricevimenti o ai concorsi pubblici e, infine, per accedere a sale gioco, sale scommesse, bingo e casinò.

Bambini: non obbligatorio sotto i 12 anni

L’obbligo di avere la Certificazione verde riguarderà le fasce d’età che possono ricevere il vaccino contro il Covid. I bambini sotto i 12 anni, quindi, sono esentati, anche se l'età minima per ottenere il Green pass è 2 anni. Dunque, i bambini dai 2 ai 6 anni possono richiedere il Green Pass senza fare il tampone. Dai 6 ai 12 anni, invece, per ottenerlo serve un tampone negativo o la certificazione di avvenuta guarigione. Il Green Pass resta un documento facoltativo fino ai 12 anni e non è obbligatorio per accedere ai luoghi al chiuso. Per gli spostamenti internazionali le regole variano a seconda del Paese.
 

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