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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Contrasto alle infiltrazioni mafiose: a Parma cinque progetti

Uno riguarda riqualificazione e interventi su beni confiscati alle mafie nel comune di Medesano

L'Emilia-Romagna continua a finanziare il contrasto alle infiltrazioni mafiose. Quest'anno sono 39 i progetti per il contrasto alla criminalità organizzata sostenuti dalla Regione con un contributi di 1,13 milioni di euro, su un investimento complessivo di oltre 1,8 milioni di euro. I progetti sono tre in provincia di Piacenza, cinque a Parma e a Reggio Emilia, sei a Modena, otto a Bologna, quattro a Ferrara, sei a Ravenna, uno in provincia di Forlì-Cesena e di Rimini. Tra le varie iniziative, tre riguardano riqualificazione e interventi su beni confiscati alle mafie nei Comuni di Medesano (in provincia di Parma), Bologna e Ravenna. Con ulteriori interventi, poi, la Regione supporterà anche il completamento di quelli già sostenuti negli anni scorsi su altri due beni immobili nei Comuni di Maranello (Modena) e Berceto (Parma). Nel complesso, per questi cinque interventi il contributo regionale ammonta a 459.000 euro. A questi si aggiungerà un intervento a Brescello, nel reggiano, dove in questa fase è necessaria la rimozione di ruderi in un'area dove sono presenti beni confiscati in primo grado, in modo da facilitarne l'uso. Il lotto è stato infatti assegnato in via temporanea al Comune dall'Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità, per il progetto 'Spazi per ricominciare' come sede della struttura locale della Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia. Il contributo della Regione è di 120.000 euro. Da viale Aldo Moro saranno poi sostenuti gli Osservatori territoriali di Bologna, Provincia di Rimini e Castelfranco Emilia, gli interventi con le scuole e anche un primo tentativo di coinvolgere pure professionisti e imprenditori, con i progetti dell'Unione del Sorbara e del Comune di Spilamberto nel modenese. 

Infine, tra i progetti finanziati dalla Regione, c'è anche il "Cruscotto informatico Legalità", un data base per il monitoraggio dei fenomeni di interesse per la legalità del territorio proposto da Unioni Valnure Vachero (Pc), Pedemontana Parmense (Pr), Piacenza, Russi (Ra) e, come studio di fattibilità, da Ferrara. "Assieme agli enti locali, alle Istituzioni statali e alle Forze dell'ordine, prosegue il nostro impegno sulla prevenzione, la promozione e il sostegno alla cultura della legalità- sottolinea il presidente Stefano Bonaccini- al centro delle diverse iniziative vogliamo mettere soprattutto i giovani e diamo continuità all'obiettivo di tenere alta l'attenzione collettiva rispetto al contrasto di tutte le mafie. Tutti dobbiamo sentirci impegnati in tal senso". La collaborazione con Prefetture e magistratura, "che ringrazio per il lavoro che fanno ogni giorno, è costante- aggiunge Bonaccini- anche attraverso protocolli specifici. Un percorso avviato con la ricostruzione post sisma e proseguito, per esempio, su appalti e lavori pubblici. Collaborazione a cui intendiamo affiancare sempre di più il ruolo attivo di tutte le componenti sociali sul fronte della prevenzione e della diffusione della cultura della legalità". (Agenzia Dire) 

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