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Covid 19, edilizia: ripartire dalla sicurezza

Il segretario della Fillea di Parma, Leone, invita alla massima attenzione nell'applicazione dei Protocolli e delle Linee Guida per i cantieri sicuri condivisi tra sindacati e parti datoriali

"Tutti dobbiamo impegnarci per far ripartire l’economia, ma non possiamo pensare di riproporre gli stessi “modelli” economici e sociali agendo come se il Covid 19 fosse un’influenza stagionale". A parlare è Antonino Leone, segretario generale della FILLEA CGIL provinciale, che aggiunge: "Se da questa tragedia vogliamo trarre qualche insegnamento, per i nostri figli e le generazioni future, va rivisto il modello sociale basato sul profitto, la competizione, il capitale".

"Le risorse e gli investimenti vanno destinati alla cultura (scuola, ricerca, Università), alla Sanità (negli ultimi 10-20 anni si sono tagliati decine di miliardi e favorito la sanità privata), alle famiglie per assicurare a tutti cure, istruzione, reddito. La ripresa delle attività produttive deve essere graduale e non convincono affatto le vecchie ricette di chi vorrebbe riaprire tutto con meno regole, meno tutele, meno attenzione all’ambiente e ai diritti".

Ma per il segreterio degli edili, che si occupa di una categoria di lavoratori particolarmente esposta, "una graduale ripresa delle attività produttive non può prescindere dalla necessità di rafforzare i presidi sanitari sul territorio per individuare e contenere i possibili nuovi focolai. Abbiamo bisogno di più sicurezza, solidarietà, innovazione, qualificazione delle imprese, valorizzazione delle professionalità".

A questo proposito, i Protocolli e le Linee Guida sottoscritti tra Associazioni Datoriali e le Organizzazioni Sindacali del settore delle costruzioni prevedono la costituzione in azienda dei Comitati per l’Emergenza tra datori di lavoro, RSPP, Medico competente e RLS/RLST. Obiettivo dei Protocolli è quello di mettere al centro la salute e la sicurezza dei lavoratori attraverso la predisposizione di piani operativi di sicurezza rispondenti alle esigenze di contenimento dei contagi da Covid 19.

Vanno coinvolti i Responsabili dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali che operano all’interno delle Casse Edili, i quali coopereranno fattivamente alla prevenzione e al contrasto della diffusione del contagio nei luoghi di lavoro. È necessario informare ed istruire i lavoratori sui nuovi rischi determinati dalla pandemia in atto, i nuovi comportamenti interpersonali da tenere nelle aziende e nei cantieri e il corretto utilizzo dei DPI.

"In questo momento - avverte Leone - l’ansia di passare alla cosiddetta fase 2, in considerazione di una tendenza alla riduzione della curva dei contagi o il mancato rispetto delle regole vanificherebbe gli sforzi fin qui fatti e potrebbe determinare grave rischio per i lavoratori e tutti i soggetti che tra loro interagiscono, e di riflesso per tutta la nostra comunità. Il nostro ruolo e impegno come sindacato di categoria sarà quello di vigilare, cantiere per cantiere, l’applicazione dei Protocolli di sicurezza e rivolgiamo un appello alle Associazioni d’Impresa, al Prefetto, alla Guardia di Finanza, all’Ispettorato del Lavoro e all’AUSL a vigilare da un lato affinché le associazioni criminali non allunghino i loro tentacoli su imprese in difficoltà e dall’altra su imprenditori spregiudicati che con furberie di ogni sorta tentino di aggirare le regole e i divieti sulle condizioni di sicurezza con grave rischio per i lavoratori e la comunità tutta".

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