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Covid, l'epidemia rallenta e cala l'indice Rt: Parma resta in zona gialla

Calano i ricoveri nei reparti Covid: da domenica cade l'obbligo di quarantena per chi entra in Italia dai paesi europei

Parma e provincia restano in zona gialla, così come quasi tutte le Regioni italiane, tranne la Valle d'Aosta. Anche nel nostro territorio l'indice Rt è in discesa mentre il reparto Covid dell'Ospedale Maggiore è tornato a respirare, i ricoveri sono in calo e la campagna vaccinale sta procedendo in modo spedito, nonostante alcuni rallentamenti dovuti alla richiesta di tantissimi parmigiani. Da oggi, sabato 15 maggio, riaprono le piscine all'aperto mentre da domani, domenica 16 maggio, cade anche l'obbligo di quarantena per chi entra in Italia dai paesi europei

L'indice Rt torna a scendere e anche l’incidenza fa registrare un netto calo nel momento in cui quasi tutte le Regioni italiane puntano alla zona gialla il quadro delineato nell’ultimo monitoraggio Iss-Ministero della Salute ora all'esame della cabina di regia. Nel dettaglio, stando alle anticipazioni del report, l'Rt è sceso a 0,86 rispetto allo 0,89 della settimana precedente. L’epidemia dunque è in fase regressiva. Lo dimostrano anche i dati sull'incidenza che nella settimana che va dal 3 al 9 maggio è scesa a 103 casi per 100.000 abitanti contro i 127 della settimana 26 aprile-2 maggio. L'incidenza nazionale, secondo il flusso di dati ministero della Salute-Protezione civile, si attesta invece a 96 casi/100mila.

"La campagna vaccinale progredisce sempre più velocemente, ma l'incidenza resta elevata e ancora lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il contenimento dei nuovi casi", si legge però nella bozza del report settimanale. Anche da questo punto di vista però ci sono delle buone notizie. 

"Si osserva una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (19.619 vs 24.397 la settimana precedente)" spiegano gli esperti. "La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in aumento (40,3% vs 38,6% la scorsa settimana). Stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38%,0 vs 38,3%). Infine, il 21,7% è stato diagnosticato attraverso attività di screening". Insomma, se i casi dovessero scendere ancora, oltre ai vaccini avremmo anche un'altra arma da usare: quella del contact tracing. 

Solo due regioni, Molise e Umbria, "hanno un Rt puntuale maggiore di 1, ma con il limite inferiore sotto l'1" spiegano dall'Iss, sottolineando che "nel periodo 21 aprile-4 maggio 2021 l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,86 (range 0,74-0,94), in diminuzione rispetto alla settimana precedente, e sotto l'1 anche nel limite superiore". 

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