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Covid, oggi si parte con la terza dose: coinvolti 3.700 cittadini

La somministrazione riguarda persone a rischio e con gravi patologie: tutte le informazioni

Oggi, lunedì 20 settembre, parte la somministrazione della terza dose ai cittadini i con patologie gravi o con uno stato di salute particolarmente vulnerabile, come ad esempio pazienti trapiantati, immunocompromessi o in trattamento oncologico attivo.

Tra Parma e provincia a somministrazione aggiuntiva, in questa primissima fase, riguarda circa 3.700 persone in carico ai reparti di Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma che verranno contattate direttamente dalle strutture delle Aziende sanitarie e riceveranno data, ora e luogo dell’appuntamento. La somministrazione della terza dose, necessaria per garantire un adeguato livello di risposta immunitaria avverrà al Centro vaccinale dell’Ospedale Maggiore in un percorso protetto garantito da équipe di specialisti.

Ecco chi sono i destinatari della terza dose

A definire i destinatari della terza dose è una circolare del ministero della Salute, cui ha fatto seguito una comunicazione dell’assessorato regionale alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna che ha chiarito alle Aziende sanitarie ulteriori aspetti di natura operativa.

Per dose addizionale, o terza dose, si intende una dose aggiuntiva di vaccino a completamento del ciclo vaccinale primario, somministrata al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria.

Al riguardo, le attuali evidenze sui vaccini anti COVID-19 in soggetti sottoposti a trapianto di organo solido o con marcata compromissione della risposta immunitaria per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e che abbiano già completato il ciclo vaccinale primario, mostrano un significativo beneficio, in termini di risposta immunitaria, a seguito della somministrazione di una dose aggiuntiva di vaccino. In particolare sono incluse le seguenti condizioni (che potranno essere aggiornate sulla base di evidenze disponibili):

-          Trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva

-          trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica)

-          attesa di trapianto d’organo

-          terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule CART)

-          patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure

-          immunodeficienze primitive (es. sindrome di DiGeorge, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile etc.)

-          immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (es: terapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario etc.)

-          dialisi e insufficienza renale cronica grave

-          pregressa splenectomia

-          sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) con conta dei linfociti T CD4+ < 200cellule/µl o sulla base di giudizio clinico.

Sulla base delle indicazioni fornite in precedenza, tali soggetti dovrebbero aver già ricevuto due dosi di vaccino a m-RNA; comunque, indipendentemente dal vaccino utilizzato per il ciclo primario (Comirnaty, Spikevax, Vaxzevria, Janssen), considerate le indicazioni fornite dalla commissione tecnico scientifica di AIFA (che tengono conto delle attuali informazioni in ambito regolatorio relative alle dosi aggiuntive), verranno utilizzati uno dei due vaccini a m-RNA autorizzati in Italia: Comirnaty di BioNTech/Pfizer nei cittadini dai 12 anni in su e Spikevax di Moderna nei soggetti dai 18 anni in su.

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