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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Il crack invade l'Oltretorrente, è allarme tra i giovani: "Spendiamo anche 300 euro al giorno"

Sempre più consumatori under 30 chiedono ai pusher la cocaina da fumare: "Ormai è un rito collettivo con gli amici: ho iniziato per caso quando andavo all'Università"

Il crack sta invadendo il mercato dello spaccio in Oltretorrente. Una clientela giovane, colta e socialmente impegnata, è sempre di più alla ricerca di uno sballo diverso, di una droga che negli ultimi anni sta tornando prepotentemente di moda. E' la cocaina fumata: in città come Torino sta devastando un'intera generazione. A Parma non è ancora così: si fuma con una pipa, realizzata spesso artigianalmente con una bottiglietta di plastica o con una lattina. 

In Oltretorrente il crack si sta diffondendo a macchia d'olio: ormai molti dei pusher che gravitano intorno alle strade del quartiere, da viale Vittoria a viale Piacenza, si sono riforniti di questa sostanza. C'è chi arriva a spendere, soprattutto nel fine settimana, fino a 300 euro al giorno. Veronica (nome di fantasia) è una consumatrice abituale di crack.  

Da quanto tempo fumi crack? "Fumo crack da cinque anni: lavoro in un ristorante incontro i miei amici e molto serate finiscono fumando crack. Ormai sta diventando un'abitudine: spesso le 'pipate' le facciamo in modo collettivo. Basta avere una bottiglietta d'acqua. Si spendo tanto: nel fine settimana anche qualche centinaia di euro. Un grammo di crack può costare circa 70/80 euro: poi dipende molto dalla qualità". 

Per chi è nato negli anni Novanta o nei primi Duemila è una droga nuova che però ha effetti devastanti e può essere molto pericoloso anche dopo la prima 'pipata. Come hai iniziato? "Ho iniziato quando ancora andavo all'Università: un sera una mia amica mi hanno invitato a casa sua per una cena. C'erano altri ragazzi che conoscevo di vista: dopo la cena, come se nulla fosse, qualcuno ha preparato il crack e me l'ha offerto. Io ho deciso di provare: c'erano anche dei ragazzi molto giovani. Mi è piaciuto e mi ha dato un senso di rilassatezza: poco dopo però ho sentito un dolore fortissimo alla testa. Dopo la prima volta quando lo assumevo sentito il forte bisogno di fare altre pipate nel giro di dieci minuti". 

Il crack e i blitz delle forze dell'ordine

Già nell'estate del 2020 le forze dell'ordine avevano stroncato un giro di spaccio di crack e altre sostanze, in pieno centro storico: le telecamere mostravano giovani che fumavano il crack con le bottigliette di plastica, come se nulla fosse, sugli scalini del Teatro Regio. In quel caso il giro ruotava intorno ad un bar, chiuso proprio per questo motivo. Ma, nel corso dell'ultimo anni, polizia e carabinieri hanno sequestrato alcuni dosi di crack a diversi pusher, soprattutto in Oltretorrente: un mercato fiorente che trova alimento nella presenza di tanti consumatori. 

Il crack: gli effetti collaterali e la dipendenza

Il crack è uno stupefacente molto pericoloso che induce un'elevata dipendenza e una rapida assuefazione psicologica e fisica. E' in grado di aumentare gli istinti violenti e può portare all'alienazione sociale o alla psicosi. Dopo aver assunto crack il consumatore ha una sensazione di forza ed euforia: ma dopo poche ore può manifestare stati depressivi e apatici, paranoia, nervosismo e irritabilità. Il crack induce un'altissima dipendenza psichica, in parte fisica e può portare a un aumento del numero delle assunzioni, anche dopo i primi tempi. 

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