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Cultura, Pd in Regione: "Contributo a fondo perduto per operatori culturali e dell'intrattenimento"

La richiesta di un ulteriore contributo straordinario per gli operatori esclusi dalle precedenti misure di sostegno

C'è una data che, più di tante altre, ha determinato e definito la gravità del lockdown al quale si è dovuto sottoporre l'Italia: 4 marzo 2020. In tale data, infatti, è stato fermato completamente il settore spettacolo ed eventi, caratterizzando quindi la fase più deprimente e dura della pandemia da COVID-19.

Questo settore si è rimesso in moto solo negli ultimissimi tempi, ma si stimano perdite ingentissime in tutti i settori del mondo legato a cultura, eventi live e spettacoli. "A livello regionale -scrivono i Dem- secondo le rilevazioni della Regione Emilia-Romagna con A.T.E.R. in collaborazione con Osservatorio Culturale del Piemonte e l’Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali dell’Emilia-Romagna, che hanno monitorato 600 attività impegnate nel settore, tra il 24 febbraio e il 31 marzo,ò sono stati persi più di 27 milioni di euro; e altri 17,8 milioni sono le sofferenze per il solo mese di aprile".

Il governo nazionale, riconoscendo l'eccezionalità del momento e le sofferenze peculiari del settore cultura/spettacoli, ha stanziato una serie di fondi fin dal decreto "Cura Italia" che si sono accompagnati a ulteriori stanziamenti tra cui -specificano i consiglieri Pd - "l’aumento del fondo per spettacolo, cinema e audiovideo a 245 milioni di euro, l’istituzione di un fondo emergenziale per le imprese e le istituzioni culturali per editoria, spettacoli, grandi eventi, fiere, congressi e le mostre annullate a causa dell’emergenza".

Nonostante questi strumenti ed altri provvedimenti messi in campo sia a livello nazionale che locale, la situazione continua ad essere molto critica. Gli interventi nazionali si sono infatti soffermati sui soggetti percettori dei finanziamenti del Fondo Unico per lo Spettacolo o sulle compagnie e ciò ha determinato un'ulteriore disparità in un mondo già estremamente variegato e frammentato. Considerando poi come su questo settore in particolare gravino le norme per la fruizione in sicurezza degli spettacoli dal vivo, i Dem con questa risoluzione chiedono "un contributo a fondo perduto per gli operatori culturali e dell'intrattenimento" che non abbiano potuto richiedere i finanziamenti già predisposti e parimenti a presentare istanza presso il governo per un eguale intervento a livello nazionale che ponga "requisiti di accesso meno stringenti" rispetto a quanto previsto fino ad ora.

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