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Martedì, 16 Aprile 2024
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Da via D’Azeglio a piazza Garibaldi: il corteo del primo maggio tra bandiere, applausi, speranze e i numeri drammatici dei morti sul lavoro

Potere al Popolo, flash mob in piazza Caduti del Lavoro: "Parma seconda in regione per numero di morti". Lavagetto: "Gli ultimi dati a Parma ci parlano di un aumento degli infortuni e di una maggior disoccupazione femminile. La nuova amministrazione dovrà invertire la tendenza"

Corteo del primo maggio oggi a Parma. Una manifestazione molto sentita, nella quale sono spuntate tante bandiere arcobaleno, simbolo della pace, e quelle dei diversi sindacati. Nel giorno della Festa dei lavoratori si è svolto nuovamente in presenza il corteo del Primo maggio per le strade del centro storico. Partito alle 9,30 da via D’Azeglio, è proseguito con le corone commemorative depositate al monumento al Partigiano e alla lapide dei Caduti. Alle 11, i cittadini si sono riuniti in piazza Garibaldi. Dopo un saluto dell’amministrazione rappresentata dall’assessore Michele Alinovi e Alessandro Tassi Carboni, sono intervenute Marina Balestrieri, segretaria Cgil Emilia-Romagna e Maria Stella Vannacci, segretaria generale Uil Trasporti Emilia.

Un flash mob si è poi svolto in piazza Caduti del Lavoro, con striscioni che rimarcano numeri drammatici. Per Potere al Popolo la festa dei Lavoratori è l’occasione migliore per denunciare quella che definiscono un’emergenza nascosta. «Parliamo di 1221 morti sul lavoro nel 2021 – spiega Andrea Bui, il candidato sindaco per Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e Pci −: l’anno scorso, quindi, più di tre persone al giorno in Italia sono morte di lavoro. La chiamiamo festa, quella del 1° maggio, ma c’è poco da festeggiare, soprattutto se consideriamo l’edilizia, le attività manifatturiere, il trasporto e il magazzinaggio, cioè i settori con i dati più drammatici». Per Bui, è da ricordare come in questa classifica preoccupante «Parma si ritrova al secondo posto in regione – continua il candidato sindaco −. È un tema che dovrebbe occupare le prime pagine dei giornali e, invece, sembra non avere abbastanza appeal per i media. Per questo motivo, oggi abbiamo partecipato a entrambe le manifestazioni in programma, sia quella dei sindacati confederati sia quella promossa da Usi: abbiamo il dovere di dare il giusto peso a questa strage silenziosa, che diventa più critica di anno in anno». Infine, il candidato sindaco indica alcune proposte che si potrebbero subito realizzare. «Prima di tutto un “Osservatorio per la legalità e la sicurezza sul lavoro” in funzione di monitoraggio delle criticità, che promuova i valori della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro e nei luoghi di formazione. In secondo luogo, è necessario aumentare il controllo sui luoghi di lavoro, con un rafforzamento degli organici delle strutture preposte dalla legge alla salute e sicurezza sul lavoro. Invece, a livello nazionale, le scelte politiche negli anni sembrano essere andate nella direzione opposta, come durante il governo Renzi, che ha agito indebolendo proprio gli enti preposti alla salute e sicurezza sul lavoro. È ora di cambiare rotta".

Sul primo maggio è intervenuto anche il candidato sindaco Giampaolo Lavagetto: "Gli ultimi dati a Parma ci parlano di un aumento degli infortuni sul lavoro e di una maggior disoccupazione femminile: sono aspetti su cui la nuova amministrazione dovrà dare risposte concrete, non solo in occasione del Primo Maggio, ma ogni giorno. C'è bisogno di invertire la tendenza negativa e garantire una maggior sicurezza negli ambienti di lavoro, con politiche di prevenzione, formazione e rispetto delle regole".

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