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Dal 9 dicembre trenord cancella 8 corse sulla parma - brescia.

AMO COLORNO: "La vera emergenza è il ponte. Le corse non vanno soppresse!"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday

A partire dal 9 dicembre ossia tra pochi giorni, Trenord darà il via al suo “piano d’emergenza” che prevederà la soppressione di ben otto corse su rotaie, sostituite da bus, sulla tratta Parma - Brescia. La cancellazione sembra essere dovuta alla poca affluenza dei passeggeri in determinati orari. Se Trenord parla di emergenza per i propri interessi personali, noi ricordiamo che la vera emergenza è sul nostro territorio. Sembra che a volte qualcuno si dimentica che abbiamo un ponte chiuso da oltre un anno che non ci consente di raggiungere agevolmente l’altra riva del PO, dove molti cittadini Colornesi e Casaleschi lavorano e studiano. Sembra che qualcuno si dimentica che per raggiungere Colorno o Casalmaggiore in auto, occorre fare un giro molto più lungo di ben oltre 40 km, con tempi di percorrenza (traffico permettendo) anche di 40/50 minuti, e con un costo mensile di carburante notevole. I nostri territori seppur di due regioni diverse (Emilia-Romagna e Lombardia), sono legati dalla stessa dolorosa piaga, che ad oggi ancora non si riesce a curare. Siamo ancora in attesa di conoscere i risvolti del presentato ricorso al TAR che potrebbe (e purtroppo lo crediamo molto probabile) allungare ulteriormente l’inizio dei lavori di riparazione. Oltre a ciò, ricordiamo che dalle stazioni di Mezzano Rondani e Colorno, sono disponibili ad orari ben definiti delle navette bus gratuite per i poli industriali di Sacca, Vedole (Colorno), e San Polo di Torrile; oltre che navette con direzione Viadana e Casalmaggiore messe in servizio per soddisfare le esigenze degli studenti Colornesi che studiano oltre PO. La soppressione dei treni con i bus, incrementerebbe di gran lunga i tempi di viaggio con grossi disagi per tutti i viaggiatori, oltre che SMTP potrebbe dover modificare gli orari delle navette bus. Un caos aggiuntivo che i nostri territori già allo stremo delle forze non sono in grado di affrontare. Trenord faccia subito un passo indietro, e tenga la sua “emergenza” da parte per momenti meno critici. Una tale manovra è un vero atto di crudeltà ed ingiustizia. I disservizi continui già li abbiamo quotidianamente, ci consentissero almeno di riprendere le forze. IL GRUPPO AMO COLORNO

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