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Dal Maggiore alla Sierra Leone: Stefania Lepori in missione umanitaria

L'anestesista rianimatrice di Parma è nell’equipe medica per assistere 500 feriti a causa di uno scoppio di una cisterna

Stefania Lepori, 31 anni, specialista del 1° Servizio di Anestesia e rianimazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, diretta da Sandra Rossi è nella task force italiana, coordinata dal dipartimento della Protezione civile per fornire assistenza a oltre 500 feriti, per lo più ustionati, coinvolti nello scoppio di una cisterna avvenuta a inizio novembre in Sierra Leone. Non nuova a queste esperienze, Lepori era già stata nel paese della costa occidentale africana anche come volontaria dell’Associazione SOS Ortopedia, è partita alla volta della capitale Freetown questa mattina.

“Ringrazio Stefania che si è messa subito a disposizione della missione umanitaria,– precisa Sandra Rossi, direttore della 1° Anestesia e Rianimazione e del dipartimento Emergenza –Urgenza Interaziendale. Ma vorrei davvero ringraziare tutta l’equipe dell’unità operativa per essersi messa in gioco, perché il nostro è un lavoro di squadra. Solo con l’impegno di tutti riusciamo a raggiungere risultati importanti. E’ il gruppo che fa la differenza. E questa ne è l’ennesima dimostrazione”.

La missione, nata nell’ambito del Meccanismo di Protezione civile europeo e su richiesta delle autorità locali, è coordinata dal Dipartimento della Protezione civile, in stretta collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e le rappresentanze diplomatiche italiane e del Paese africano. La Regione Emilia-Romagna ha coinvolto personale delle Aziende sanitarie, in particolare rianimatori -anestesisti e chirurghi plastici.

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