rotate-mobile
Attualità

Decreto rilancio, al Maggiore 45 nuovi letti di area intensiva e semintensiva

Visita dell’unità di potenziamento della Rete ospedaliera nazionale in Emilia Romagna. Prima tappa al Maggiore di Parma per fare il punto su tutti gli interventi realizzati o in fase di realizzazione grazie al Decreto legge 34, cosiddetto decreto rilancio

È iniziata da Parma la visita dell’Unità per il potenziamento della rete ospedaliera nazionale in Emilia-Romagna. La delegazione, composta da sei ufficiali dell’Esercito, nella prima tappa in regione ha visitato le strutture dell’ospedale Maggiore, realizzate o in fase di realizzazione grazie al decreto legge 34, cosiddetto decreto rilancio, emanato il 19 maggio 2020 in piena emergenza sanitaria.

Il decreto chiamava le Regioni a predisporre un piano di riorganizzazione ospedaliera in grado di fronteggiare le pandemie, aumentando il numero di posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva, adeguando e ristrutturando il Pronto soccorso, incrementando la dotazione di automezziper il trasporto dei pazienti Covid.  Proprio in questo contesto si è snodata l’incontro al Maggiore con la visita alla Medicina d’urgenza, al Pronto soccorso generale, alla 1° Anestesia e rianimazione, al Covid Intensive care, alla semi intensiva respiratoria, ai cantieri del Pronto soccorso ortopedico, per concludersi all’Ospedale dei Bambini Pietro Barilla con la visita al Pronto soccorso pediatrico.

Per l’Ospedale di Parma sono 45 i nuovi posti letto tra intensiva e semintensiva realizzati grazie ai finanziamenti del decreto legge 34. A questi si aggiungono gli interventi di riqualificazione, già realizzati nel Pronto soccorso pediatrico, in fase di ultimazione in quello ortopedico e in fase di avvio, entro l’estate, nel Pronto soccorso generale e in quello ginecologico. Ma non solo posti letto: anche nuove strumentazioni, riqualificazione dei locali e nuovi mezzi di emergenza. Interventi quindi in sinergia con gli obiettivi del governo, di rendere tale riorganizzazione strutturale, per potenziare il Servizio sanitario nazionale anche nel lungo periodo. Un incontro che il direttore generale Massimo Fabiha definito “molto proficuo, utile e strettamente operativo in quanto abbiamo condiviso quanto realizzato all’interno di Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma grazie ai finanziamenti previsti dal nostro governo”.

“E’ stato – spiega Fabi - un momento di grande e reciproca soddisfazione condivisa con tutta la direzione e con i professionisti del nostro ospedale. Un lavoro di squadra che ha dato e sta dando i suoi frutti. Gli obiettivi erano stati definiti con l’ex struttura commissariale e sono di fondamentale importanza per il futuro della nostra sanità. Abbiamo tra i tanti progetti messi in campo, potenziato notevolmente i letti di area critica, raddoppiando la capacità delle nostre strutture di area intensiva e semintensiva. Progetti strutturali, in buona misura realizzati durante la prima e la seconda ondata pandemica che anche al di fuori del periodo emergenziale sono utilizzati al meglio”.

L’Unità per il Potenziamento della rete ospedaliera nazionale rientra all’interno dell’Unità per il Completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia, struttura del Governo guidata dal Generale Tommaso Petroni e subentrata nell’aprile del 2022, con la fine dello stato emergenziale, alla struttura commissariale, guidata dal Generale Paolo Figliuolo.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Decreto rilancio, al Maggiore 45 nuovi letti di area intensiva e semintensiva

ParmaToday è in caricamento