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"Ecco come vivo senza lavorare"

Dopo essersi licenziato, Francesco Narmenni, ex programmatore, ha scelto di vivere al minimo rimuovendo tutto il superfluo, consumando poco e per questo liberandosi dal bisogno di denaro

«Ad un certo punto mi sono reso conto che la mia vita era solo l’insieme di azioni automatiche» dice Francesco, il modo “normale” di vivere, quello che tutti cerchiamo, è solo un susseguirsi di azioni sempre uguali a se stesse, che nella maggior parte dei casi preferiremmo non fare. Preferiremmo non recarci ogni giorno al lavoro, stare con colleghi che non ci siamo scelti, chiusi in un ufficio per 8 o 10 ore. Questo modo di vivere non permette alle persone di essere libere, ma dove non c’è libertà non ci può essere felicità, ed è per questo che non ci sentiamo pienamente soddisfatti della nostra vita. Così, per renderla meno grigia, spendiamo denaro, moltissimo denaro nel pochissimo tempo libero che abbiamo a disposizione, ma per avere il denaro dobbiamo lavorare ed ecco che il cerchio si chiude. Siamo in trappola, per sempre.

Francesco ha scelto di uscire da questo schema e vivere diversamente, si è licenziato e oggi autoproduce tutto, dal sapone al lievito madre, taglia la legna nel bosco, coltiva l’orto e trova sempre nuovi modi per non spendere denaro. Sul blog www.smetteredilavorare.it dispensa consigli su come cambiare vita. 

A distanza di quattro anni dal suo primo libro “Smettere di Lavorare”, in concomitanza con l’uscita del nuovo saggio “Ricco Solo Risparmiando” (booktrailer https://youtu.be/ebNwiu2b2Ug) Francesco ha organizzato un tour in dieci città italiane per raccontare come, attraverso il risparmio, in 15 anni di lavoro, con un normale stipendio (1500 euro al mese) è riuscito ad accumulare una piccola fortuna, che lo ha liberato dai debiti e gli ha permesso di vivere senza lavorare. L'11 giugno presenterà il suo libro alla libreria Il Libraccio di Parma in piazza Ghiaia. 

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