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Ecco l'assegno unico per ogni figlio: chi ne ha diritto

Il provvedimento sarà valido dal 1 luglio: tutte le informazioni

Il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi ha approvato la norma ponte per l'assegno unico universale alle famiglie, che consente di renderlo valido da luglio a dicembre 2021 (poi la misura diventerà strutturale e più estesa) per chi non goda già di assegni familiari e con un Isee che non dovrebbe superare il tetto dei 50mila euro.

L'assegno unico per ogni figlio dal 1º luglio 2021

Le famiglie con Isee fino a 7mila euro avranno 217,8 euro a figlio se hanno almeno tre figli. Cinquanta euro in più sono previsti per ciascun figlio disabile. Potrà accedere all'assegno unico chi paga le tasse in Italia e sia qui residente da almeno due anni: sono ammessi cittadini italiani e Ue e titolari di permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca almeno semestrale.

"Dal primo luglio anticiperemo l'assegno unico per tutti quei nuclei familiari che non godono di nessun altro tipo di sostegno per i figli, portandolo poi a regime dal prossimo anno. Prende forma così una nuova idea di Paese che prevederà, a regime, un sistema universalistico, rivolto ai lavoratori dipendenti, agli autonomi, ai professionisti, agli incapienti, ai percettori di reddito di cittadinanza e continuo, inversamente proporzionale al livello di Isee", ha spiegato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. "Un obiettivo che ci eravamo dati. Un impegno concreto verso le famiglie, che rappresenta un pilastro di un nuovo modello di welfare che stiamo costruendo per i più giovani", ha aggiunto.

A chi spetta l'assegno? Come richiederlo? Come presentare domanda? Il beneficio verrà attribuito a lavoratori dipendenti, autonomi o incapienti. Possono fare richiesta tutte le mamme dal settimo mese di gravidanza. L'assegno unico familiare consiste in un assegno mensile a tutte le famiglie che hanno un figlio fino a 21 anni a carico. Inoltre, l'assegno ha un valore massimo di 217,8 euro, in base all'Isee, ed è composto da un valore fisso e uno variabile al variare del reddito complessivo della famiglia. Dai 18 anni di età, inoltre, una somma ridotta rispetto all'assegno potrebbe essere accreditata direttamente al figlio se:

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è iscritto all’università;

è un tirocinante;

è iscritto a un corso professionale;

svolge il servizio civile;

svolge un lavoro a basso reddito.

L'importo dell'assegno unico per ciascun figlio

Secondo una simulazione effettuata recentemente dal Gruppo di lavoro Arel/Feg/Alleanza per l’infanzia l'assegno rischia in alcuni casi un 'taglio' dell'importo rispetto ai 250 euro. L'assegno - come credito di imposta o accredito mensile - ingloberà le agevolazioni attualmente esistenti e sarà legato all'Isee. Secondo lo scenario prospettato l'80% delle famiglie italiane prenderebbe 161 euro al mese per ogni figlio minore e 97 per ogni figlio under 21. Il calcolo è legato alla considerazione secondo cui 8 famiglie su 10 hanno un'Isee sotto i 30 mila euro. L'importo dell'assegno diminuisce se si alza l'Isee: per un Isee sopra i 52mila euro, il contributo scende a 67 euro mensili per i figli minori e a 40 euro per i figli maggiorenni ma di età inferiore ai 21 anni. Il quadro favorirebbe autonomi e incapienti, categorie oggi escluse dagli assegni famigliari. Risulterebbero sfavoriti i lavoratori dipendenti: 1,35 milioni di famiglie perderebbero in media 381 euro all'anno. Per tamponare questa disparità, si sottolinea, occorrono 800 milioni in più all'anno.

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