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Emissioni a Borgotaro, Gibertoni: "Serve chiarezza su Via volontaria e tavolo di garanzia"

Giulia Gibertoni ha presentato un altro atto ispettivo sulla vicenda che riguarda i malesseri e i cattivi odori denunciati dai residenti di Borgo Val di Taro e che, a quanto pare, persistono

“Sul caso delle emissioni odorigene a Borgotaro ci sono ancora troppi interrogativi da sciogliere. In primo luogo non è dato sapere se l’azienda, da cui si presume vengono originate le emissioni odorigene, come annunciato anche dall’assessore Gazzolo, si sia già sottoposta alla valutazione di impatto ambientale e la tempistiche previste. In più anche i lavori del Tavolo di garanzia dovrebbero essere specificati meglio come tra l’altro evidenziato anche dai comitati cittadini che hanno esposto tutto il loro scetticismo”. Sono le richieste contenute in un’interrogazione presentata da Giulia Gibertoni sul caso delle emissioni odorigene a Borgo Val di Taro, dove ormai da tempo i residenti lamentano cattivi odori e malesseri e chiedono chiarezza su una eventuale correlazione con attività industriali del luogo.

“Dopo il mio interessamento al caso attraverso diverse interrogazioni e interpellanze, la Regione aveva annunciato sia la disponibilità dell’azienda da cui si sospetta provengano le emissioni, a sottoporsi a una procedura di VIA volontaria, sia l’istituzione di un Tavolo di garanzia finalizzato alla soluzione delle problematiche ambientali, socio sanitarie e dei disagi segnalati a Borgo Val di Taro – spiega Giulia Gibertoni – Iniziative sulle quali però crediamo che ci debba essere più informazione e trasparenza come segnalato anche dal comitato L’Aria del Borgo” e dall’Associazione “Per il futuro delle Nostre Valli” che hanno deciso di non aderire al tavolo di garanzia definendolo contraddittorio, incompleto, e privo di dettagli circa le sue finalità e i suoi poteri. Ecco perché chiediamo alla Regione di fornire tutte le informazioni possibili. Il fatto stesso che la durata prevista per il Tavolo di garanzia, ovvero fine 2018, e la sua possibilità di proroga fanno intuire che non c’è una previsione di risoluzione della problematica in tempi brevi come invece chiedono i cittadini”.

Nella sua interrogazione Giulia Gibertoni rileva come nel periodo di sospensione dei lavori di produzione dell’azienda vi sia stato un calo vertiginoso delle segnalazioni e dei malesseri registrati. “Ecco perché crediamo sia opportuno che, per il principio di precauzione, fintanto che non sarà completata la procedura di VIA e che il Comitato tecnico-scientifico e il Tavolo di garanzia non avranno effettuato e valutato le analisi previste dal Protocollo d’Intesa, sarebbe opportuno sospendere le attività dell’azienda al fine di tutelare la salute di tanti cittadini, soprattutto bambini, che in quell'area vivono e da troppo tempo sopportano loro malgrado questa situazione – conclude Giulia Gibertoni – Anche per questo rinnoviamo il nostro invito a convocare al più presto un’istruttoria pubblica su questo caso, tenuto conto che si rischia che i cittadini giorno dopo giorno perdano sempre più la fiducia nelle Istituzioni che dovrebbero tutelarli". 

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