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Fridays For Future: venerdì 25 marzo attivisti in piazza per lo sciopero globale per il clima

Il ritrovo del corteo è alle 9.30 a barriera Bixio

Fridays For Future Italia si sta preparando per il prossimo Sciopero Globale per il Clima del 25 marzo 2022 per chiedere che i paesi del Nord del Mondo garantiscano dei risarcimenti climatici alle comunità più colpite e che i leader mondiali smettano di fare discorsi pieni di greenwashing e intraprendano una vera azione per la salvaguardia del clima.

I risarcimenti climatici richiesti non sono beneficenza, ma fanno parte di un processo di giustizia trasformativa in cui il potere politico tornerà alle persone e alle comunità. Non dovranno essere concessi sotto forma di “prestiti”, ma di “finanziamenti”, come una risposta alle richieste delle comunità indigene ed emarginate; per restituire le terre alle comunità, dare risorse a quelle più colpite dalla crisi climatica affinché possano adattarsi e compensare le perdite e i danni. Per una ridistribuzione della ricchezza globale, della tecnologia e dell’informazione, e del potere politico dal Nord globale al Sud globale e dall’alto al basso.

Anche a Parma gli e le attivist* di Fridays For Future hanno deciso di scendere in piazza unendosi allo sciopero nazionale e declinando al livello locale il motto #PeopleNotProfit. Per contrastare il cambiamento climatico, infatti, bisogna coniugare le lotte nazionali ed internazionali assieme a quelle territoriali.

Se vogliamo salvare gli ecosistemi in cui viviamo, dobbiamo essere in grado di riconoscere quando un sistema è basato sul profitto e non sulla cura dell’ambiente che lo circonda. Quindi come riconosciamo che il sistema di estrazione e sfruttamento di combustibili fossili portato avanti da Eni è distruttivo per il pianeta, allo stesso modo la trasformazione in hub cargo e l’ampliamento dell’aeroporto di Parma risulta distruttivo per il territorio che ogni giorno viviamo.

Siamo stanchi di sentire promesse che poi non vengono mantenute. Vogliamo azioni radicali adesso, pretendiamo che venga messa al centro della società in cui viviamo una visione di cura verso l’ambiente, verso le comunità, verso le persone. Le istituzioni quali i vari ministeri, la Regione, il Comune o l’Università continuano a rimanere immobili di fronte al collasso climatico a cui stiamo andando incontro, spesso addirittura appoggiando aziende come Eni, Snam ed altre responsabili dirette di ciò che sta accadendo.

Scendiamo nuovamente in piazza il 25 marzo per far sentire a gran voce le nostre richieste in maniera colorata e rumorosa. Il ritrovo per la partenza del corte è fissato alle ore 9.30 in Barriera Bixio.

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