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Forti grandinate nelle campagne, Coldiretti: "In pochi minuti distrutto il lavoro di un anno"

È allarme nelle campagne di Parma e dell’Emilia Romagna con l’arrivo di temporali con grandine che è la più temuta in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni di frutta e verdura nei campi e alla vendemmia. È quanto afferma Coldiretti regionale in riferimento all’arrivo del maltempo con l’allerta della protezione civile per rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.  Il maltempo con trombe d’aria, nubifragi, grandinate e precipitazioni violente si è abbattuto a macchia di leopardo su città e campagne distruggendo interi raccolti, di frutta e verdura, vigneti, oliveti ma anche le serre. Nella zona di Parma violentissime grandinate hanno colpito Bedonia e Fontanellato, nel modenese il forte vento ha fatto cadere a terra una parte consistente delle pere Abate (fino al 50% in alcune aziende) e ha scoperchiato diversi capannoni. E anche nel ferrarese è iniziata la conta dei danni provocati dal fortunale che nella serata del 17 agosto ha colpito alcuni territori della provincia con raffiche oltre i 100km/h, in particolare Bondeno e la frazione di Boara nel comune di Ferrara.

Devastanti gli effetti – sottolinea la Coldiretti - della grandine che è stata l’evento climatico più grave per i danni irreversibili che ha provocato ai raccolti, visto che in una manciata di minuti è in grado di distruggere il lavoro di un anno intero. Quella del 2022 è la peggior estate del decennio con in media ben 16 fra grandinate e bufere di acqua e vento ogni giorno, con l’ultima ondata di maltempo che ha colpito duramente diverse regioni italiane secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd), dalla Lombardia alla Romagna, al Veneto, alla Toscana, dal Lazio alla Puglia. Siamo di fronte – conclude la Coldiretti – a un impatto devastante con danni all’agricoltura che per il maltempo e la siccità superano i 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nazionale.

Coldiretti raccomanda alle imprese colpite di avviare immediatamente le denunce alle proprie compagnie assicurative soprattutto per i danni alle produzioni (frutta, mais, soia, pomodoro, ecc.), che ai fabbricati ed impianti.

È possibile anche segnalare, ai fini di eventuale delimitazione ai sensi della vigente normativa, i danni subiti attraverso il sito della Regione Emilia-Romagna.

Nelle prossime ore sia imprese che cittadini potranno inoltre fare segnalazioni attraverso le procedure della Protezione Civile, con moduli che saranno messi a disposizione dai Comuni per raccogliere i dati dei danni a fabbricati, impianti, attrezzature ed avviare le procedure per la dichiarazione dello stato di calamità.

Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

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