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Al supermercato senza green pass? Si, ma solo per i beni di prima necessità

La lista della attività accessibili senza certificato verde verrà approvata oggi: scattano i controlli nel carrello

Al supermercato senza green pass? Si, ma solo per acquistare beni primari. Per fare un esempio alimentari si ma abbigliamento no. È questa una delle norme contenute nella bozza del nuovo decreto legge del governo, che conterrà la lista delle attività accessibili anche senza certificato verde. Se la norma dovesse passare scatteranno anche i controlli nei carrelli che, com'è facile intuire, non saranno affatto semplici.

Quanti controlli saranno davvero eseguiti dai titolari o dalle forze dell'ordine? E perché mai un titolare di un supermerato dovrebbe mettersi a fare un controllo a un cliente piuttosto che a un altro?  

Secondo la bozza del nuovo Dpcm, poi, che circola in queste ore si potrà andare in questura, ma solo per presentare una denuncia e non per rinnovare il passaporto.

Nella bozza si ribadisce che "nell'attuale contesto emergenziale" le uniche attività esentate possono essere "solamente quelle di carattere alimentare e prima necessità, sanitario, veterinario, di giustizia e di sicurezza personale".

Dall'elenco dovrebbero essere escluse anche le tabaccherie: chi fuma e non ha il ggreen pass si dovrà accontentare dei distributori automatici. Per soddisfare le "esigenze alimentari e di prima necessità" si potrà dunque accedere senza alcun certificato che attesti vaccinazione, tampone negativo o guarigione oltre che nei negozi di alimentari anche in quelli "non specializzati", ma "con prevalenza di prodotti alimentari e bevande" come ipermercati, supermercati, discount, minimercati e altri esercizi di "alimentari vari", mentre sono escluse le enoteche in cui è possibile anche bere e mangiare. 

Consentito accedere senza il pass anche dai benzinai, nei negozi che vendono legna, pellet e ogni tipo di combustibile per uso domestico e per il riscaldamento, "esercizi specializzati e non in articoli igienico-sanitari", farmacie, parafarmacie e altri articoli "specializzati per la vendita di articoli medicali, ortopedici e di ottica anche non soggetti a prescrizione medica". Ingresso libero anche nei negozi che vendono prodotti per animali domestici.

Nella bozza si legge che "è sempre consentito l'accesso per l'approvvigionamento di farmaci e dispositivi medici e, comunque, alle strutture sanitarie e sociosanitarie nonché a quelle veterinarie per ogni finalità di prevenzione, diagnosi e cura".

Senza green pass sarà sempre possibile poi andare negli uffici delle forze di polizia e in quelli delle polizie locali per "assicurare lo svolgimento delle attività istituzionali indifferibili", "di prevenzione e repressione degli illeciti" nonché per denunciare un reato o chiedere un intervento a tutela dei minori. Confermata, infine, anche la possibilità di entrare negli uffici postali e nelle banche ma solo per riscuotere "pensioni o emolumenti non soggetti ad obbligo di accredito".

Le nuove misure entreranno in vigore dalla data di efficacia del Dpcm dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, e comunque non oltre il 1 febbraio, quando scatterà l'obbligo del pass per negozi, banche, poste e uffici pubblici. 

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