rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità

La protesta dei tabaccai di Parma: "Controllare il green pass sarà impossibile, pronti allo sciopero"

Dal 1° febbraio il certificato verde sarà obbligatorio per entrare in tabaccheria. Bruno Brenta, presidente del sindacato provinciale: "Nel 2020 eravamo considerati un servizio essenziale, ora siamo stati declassati e non capiamo il perchè"

Le circa 400 tabaccherie di Parma e provincia sono pronte alla protesta contro l'entrata in vigore, dal 1° febbraio, dell'obbligo di esibizione del green pass base per poter accedere ai locali. 

L'intenzione dei titolari, che aderiscono per la quasi totalità alla Federazione italiana tabaccai, è quella di chiudere le serrande per 4 ore nel corso di una giornata ancora da individuare. Tutto dipenderà dall'incontro di oggi con il sottosegretario Costa.

Bruno Brenta è presidente del sindacato provinciale Parma della Federazione italiana tabaccai. 

Cosa pensate dell'entrata in vigore dell'obbligo di green pass? 

"Per noi sarà impossibile controllare il green pass ai clienti: mediamente abbiamo, come categoria, circa 300 ingressi al giorno. Il servizio è molto veloce, sia per il pagamento delle utenze che per l'acquisto delle sigarette. Dal 1° febbraio dovremmo controllare il certificato verde, subito dopo l'ingresso del cliente. Per noi sarebbe impossibile: a parte il fatto che ci dovrebbe essere qualcuno addetto al controllo (e spesso si tratta di realtà a conduzione famigliare) si creerebbero delle code all'ingresso, creando disagi per i cittadini". 

Vi aspettavate la decisione del governo? 

"No, perchè già a partire dal primo Ddl del 7 marzo 2020 le tabaccherie erano considerate indispensabili: siamo infatti rimasti aperti durante la fase di lockdown più duro. Oggi, invece, non riusciamo a capire il declassamento effettuato dal governo. Siamo stai infatti retrocessi a settore non indispensabile: pensate però che nelle tabaccherie si effettuano le ricariche delle utenze telefoniche, il pagamento delle bollette e del bollo. Quando c'era necessità ci siamo sempre stati: per esempio risolvendo il problema della distribuzione della mascherina chirurgiche. Non capiamo il senso di consentire il libero accesso nei Tribunali e non nelle tabaccherie, dove i clienti comprano le marche da bollo". 

Cosa farete il 1° febbraio?

"Oggi, come Federazione italiana tabaccai, abbiamo un incontro con il sottosegretario Costa. Se le nostre ragioni non verranno prese in considerazione con forza siamo disponibili a fare uno sciopero: si tratterà di una chiusura 4 ore pomeridiane in data da stabilirsi. La categoria è già in stato di agitazione. Chiediamo un passo indietro da parte del governo e di rientrare tra le attività indispensabili dove si possono ancora acquistare, tra l'altro, beni di prima necessità come il sale e i fiammiferi". 

 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La protesta dei tabaccai di Parma: "Controllare il green pass sarà impossibile, pronti allo sciopero"

ParmaToday è in caricamento